Ecobonus per condomìni, il ritardo rischia di vanificare la misura

  • 10 Marzo 2016

Considerando che le detrazioni per la riqualificazione energetica scadranno il 31 dicembre 2016, è forte il rischio che i ritardi da parte dell’Agenzia delle Entrate possano pregiudicarne la sua concreta applicazione, avvertono Consiglio Nazionale degli Architetti e Legambiente.

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Il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e Legambiente esprimono in una nota stampa la loro preoccupazione per il grave ritardo nei tempi di definizione, da parte della Agenzia delle Entrate, delle modalità di accesso alle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica che riguardano i condomìni. Un provvedimento, ricordiamo, approvato con la Legge di Stabilità 2016 e in linea con le proposte inviate da architetti e ambientalisti a Governo e Parlamento.

Il testo approvato nella Legge di Stabilità – proseguono le associazioni – prevede infatti di superare le difficoltà di accesso alle detrazioni fiscali per gli interventi edilizi, attraverso la possibilità di cederli ai fornitori che, anticipando le risorse necessarie per gli interventi, possono innescare un processo virtuoso di rigenerazione sul patrimonio edilizio italiano (si veda anche QualEnergia.it, Detrazioni fiscale 65%: mini-guida e novità 2016).

L’accesso a questa opportunità sarebbe stato possibile solo dopo che l’Agenzia delle Entrate ne avesse definito le modalità, ovvero entro il 29 febbraio 2016, cosa che invece non è ancora avvenuta.

Considerando che le detrazioni scadono il 31 dicembre 2016 e tenuto conto della complessità di una decisione di intervento da parte dei condomìni, è forte il rischio che i ritardi da parte dell’Agenzia delle Entrate e le incertezze rispetto all’orizzonte degli incentivi possano pregiudicarne l’esito positivo.

“Siamo indignati – sottolineano ambientalisti e architetti – perché questa importante occasione per la riqualificazione del patrimonio edilizio condominiale sarà sprecata per precisa responsabilità dell’Agenzia delle Entrate, che non ha definito subito e in modo semplice i criteri di cessione delle detrazioni, vanificando così una buona norma voluta da Governo e Parlamento”.

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