Come ti insegno alla nonna analfabeta a fare fotovoltaico

  • 5 Giugno 2013

Un documentario ci racconta di un college con una missione particolare: insegnare a costruire piccoli impianti fotovoltaici alle 'nonne' analfabete del terzo mondo, veri e propri perni sociali dei villaggi da cui provengono. Delle depositarie affidabili del sapere, che garantiscono che il know-how sulle rinnovabili venga trasmesso e resti a servizio delle piccole comunità.

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Rosa è una nonna. Ha sei nipoti. Non sa né leggere né scrivere e quando si sveglia non vede altro che un gregge di alpaca e le Ande sterminate. Ma un’università indiana unica al mondo l’ha scelta per portare una piccola rivoluzione nel suo e nei paesi circostanti. Un’università senza diplomi e senza libri farà di lei una sorta di ingegnere solare per fare portare la luce nelle case del suo villaggio. E renderla in grado di gestire impianti fotovoltaici e solari termici completamente da sola.

Cosa significa abbandonare tutto, famiglia, figli e nipoti e andare dall’altra parte del mondo per imparare ad imbrigliare l’energia del sole? Non saper leggere né scrivere e costruire un impianto fotovoltaico? E cosa significherà per gli abitanti del suo villaggio poter avere la luce?

Dalle Ande sterminate ai campi verdi dell’India, Rosa e altre tre donne peruviane arrivano in una classe di 40 donne di altrettanti paesi diversi, dove gli analfabeti insegnano agli analfabeti, in un College completamente alimentato ad energia solare dove dal 1970 si crede in un sapere e in una saggezza completamente lasciata in ombra: quella dei poveri. E accetta con le sue compagne la sfida del suo fondatore che crede nelle donne come nessun altro.

E’ questo il soggetto di Bring the sun home di Chiara Andrich e Giovanni Pellegrini, presentato oggi in anteprima a Roma. Un documentario che parla di una delle realtà più interessanti nel campo della cooperazione sulle rinnovabili, il Barefoot College di Bunker Roy. Un college con una missione particolare: insegnare a costruire piccoli impianti a energia solare non a tecnici o dei giovani maschi, ma alle “nonne” analfabete del terzo mondo, studenti scelte perchè veri e propri perni sociali dei villaggi da cui provengono: delle depositarie affidabili del sapere che garantiscono che il know-how venga trasmesso e resti a servizio della piccola comunità.

Del ruolo fondamentale come mediatrici, facilitatrici e moltiplicatrici delle tecnologie che le donne possono svolgere nel diffondere le rinnovabili nei Paesi in via di sviluppo su questo portale peraltro avevamo già parlato, racontando di tre progetti esemplari sull’utilizzo e la diffusione dell’energia solare in comunità molto povere vedi QualEnergia.it, L’energia (solare) delle donne: il solare che diventa solidale.

Qui sotto un’intervista al fondatore del Barefoot College, Bunker Roy:

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