Perché Cina e Usa devono puntare di più su efficienza e rinnovabili

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Due temi sono stati approfonditi di recente dalla stampa internazionale: il forte inquinamento da polveri sottili in Cina e gli investimenti sul fracking gas negli Stati Uniti, tecnologia sempre più costosa e inquinante. Motivi validi affinché i due paesi si impegnino di più su efficienza energetica e rinnovabili. Silvestrini a Ecoradio. Ascolta podcast.

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Ascolta audio (mp3 – durata 2’42’’)

Due temi sono stati trattati la settimana scorsa dal Financial Times e lanciati anche da diversi media internazionali: l’altissimo livello di inquinamento da polveri sottili in Cina e l’investimento sul fracking gas negli Stati Uniti, rivelatosi recentemente poco conveniente e molto inquinante.

In Cina nei giorni scorsi si sono registrati livelli altissimi di inquinamento: si stratta di un dato che è 40 volte superiore al livello massimo raccomandato dall’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) di inquinamento da polveri sottili nelle principali città. Un altro recente e inquietante dato parla di 1,2 milioni di morti premature in Cina nel 2010, causate proprio dall’inquinamento dell’aria.

Questa situazione sta gradualmente mutando: le informazioni stanno finalmente circolando, raggiungendo le autorità (l’Ambasciata americana che ha pubblicato questi dati) che si stanno mobilitando per adottare politiche più mirate sul versante del controllo dell’inquinamento, dell’efficienza energetica e dell’uso delle fonti rinnovabili. È probabile che si registrerà un’accelerazione delle politiche virtuose in Cina a seguito della percezione della gravità della situazione degli ultimi 10 anni.

L’altra notizia riguarda invece gli Stati Uniti: il fracking gas, grazie alle nuove tecnologie, aveva visto un crollo dei prezzi, che erano arrivati a 2 dollari per Btu nel 2010 ma in questi giorni sono risaliti a circa 4 dollari. L’euforia di questo gas a basso prezzo si sta ridimensionando. La sua estrazione è realizzata con tecnologie inquinanti che usano molta acqua e inquinano il suolo. Ci si rende conto che la possibilità di estrarre gas a basso costo si sta esaurendo rapidamente e che quindi bisognerà fare i conti con un contesto in cui, anche in questo caso, efficienza energetica e rinnovabili avranno un ruolo importante nel ridefinire le politiche energetiche.

L’opinione di Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club e QualEnergia, a Ecoradio.

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