Fotovoltaico in Germania, rivoluzione tariffe

Presentata a Berlino la revisione delle tariffe incentivanti per il fotovoltaico tedesco: drastiche riduzioni che partiranno già dal 9 marzo. Toccheranno gli impianti di tutte le taglie e dal 1° maggio la riduzione mensile sarà di 0,015 €/kWh. Stop al sostegno per gli impianti sopra i 10 MW. Inoltre l'incentivo sarà dato sull'85-90% dell'elettricità generata dall'impianto.

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E’ finita l’epopea del fotovoltaico tedesco? Questo avranno avuto in mente i manifestanti che protestavano ieri a Berlino contro i ministri Ministri dell’Ambiente e dell’Economia, Norbert Röttgen e Philipp Rösler, che erano in procinto di presentare in una conferenza stampa la nuova roadmap incentivante per il fotovoltaico, in gestazione già da qualche mese, che prevede immediate e drastiche riduzioni delle tariffe.

Quelle nuove partiranno già tra due settimane, il 9 marzo, per la precisione. Riguarderanno tutte le taglie e dal 1° maggio seguirà una degressione di 0,015 €/kWh ogni mese. Sempre dal 9 marzo non avranno più alcun incentivo gli impianti sopra i 10 MW, che potranno comunque essere ancora installati; quelli attualmente in corso d’opera avranno tempo solo fino al 1° luglio per entrare in esercizio, termine ultimo per ricevere l’incentivazione.

Si ridurranno, dunque, a tre le categorie di impianto che riceveranno le nuove feed in tariffs (equiparate le taglie 10-100 kW e 100-1000 kW e quelle oltre il MW fino a 10 MW su terreno):

  • Impianti fino a 10 kW (si partirà da 19,5 centesimi di euro per kWh, -20% rispetto all’attuale tariffa)
  • Impianti tra 10 kW e 1.000 kW (da 16,5 centesimi di euro per kWh, -25/29% rispetto alle attuali tariffe)
  • Impianti tra 1 MW e 10 MW (da 13,5 centesimi di euro per kWh, -24/26 rispetto alle attuali tariffe)

A rendere ancora più deciso il taglio agli incentivi c’è poi un’ulteriore novità: i piccoli impianti residenziali fino a 10 kW di potenza riceveranno l’incentivo per l’85% dell’energia prodotta; tutti gli altri impianti riceveranno la tariffa per il 90% dell’energia generata. Il restante 10-15% potrà essere venduto alla rete. Secondo il legislatore questo nuovo approccio, mai finora sperimentato, punterebbe ad integrare maggiormente il fotovoltaico nel mercato.

Questo nuovo schema incentivante dovrà ora essere presentato al consiglio dei ministri e poi passare al Bundestag per diventare legge. Poco probabili modifiche dell’ultima ora. I due Ministri ritengono che il mercato fotovoltaico tedesco dei prossimi anni, fino al 2016, potrà oscillare tra 2,5 e 3,5 GW/anno, ma se dovesse essere inferiore o superiore a questa forchetta non è esclusa un’ulteriore modifica del sistema.

Alcuni osservatori pongono questa decisione in una luce positiva, ritenendola un passo importante verso la grid parity. Non la pensano così le industrie tedesche del fotovoltaico che sono già sul piede di guerra.
Come non pensare poi che davanti a questo nuovo scenario anche gli operatori italiani stiano paventando un’ennesima revisione del conto energia da parte dei nostri ministri?

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