Anev e Uil, intesa per creare occupazione nell’eolico

  • 1 Febbraio 2012

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Secondo una ricerca delle due organizzazioni il settore dell'eolico, che oggi impiega 30mla addetti, potrebbe creare entro il 2020 circa 67mila posti di lavoro. C'è grande attesa per i decreti ministeriali che definiranno i futuri incentivi e il sistema regolatorio per il comparto e per le rinnovabili.

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Anev (associazione Nazionale Energia dal Vento) e l’organizzazione sindacale Uil hanno siglato per la terza volta il Protocollo d’intesa, nato nel gennaio 2008, e mirato a diffondere la cultura dell’eolico e delle altre fonti rinnovabili, con particolare attenzione alle garanzie sul piano occupazionale e ai processi di qualificazione e riqualificazione professionale.


L’accordo tra le due organizzazioni ha portato nell’ultimo biennio alla realizzazione di una serie di azioni comuni di sostegno all’eolico: la ricerca congiunta Regione per Regione su ‘occupazione ed eolico da oggi al 2020’, le iniziative nazionali a livello territoriale e i corsi di formazione generalisti e specialistici.


Dal rinnovo del Protocollo d’intesa, siglato dal segretario generale Uil, Luigi Angeletti, e dal presidente dell’Anev, Simone Togni, scaturiranno ulteriori iniziative, con lo scopo di sostenere soprattutto il settore eolico che al momento impiega circa 30.000 unità e che, come messo in luce dallo studio Anev-Uil, potrebbe determinare la creazione di 67.000 occupati circa in totale, sia diretti che indiretti.


Dall’incontro per la firma del Protocollo d’Intesa emerge che il settore eolico nel 2012 rischia di affrontare forti tagli dell’occupazione, qualora il provvedimento sulle di incentivazione delle rinnovabili, attualmente in preparazione presso i Ministeri competenti, non rilanci il settore eolico.

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