Mercato elettrico verso i prezzi negativi, la consultazione Aeegsi

  • 17 Dicembre 2015

Tra le novità proposte dall'Autorità alcune potrebbero danneggiare le rinnovabili. Ad esempio si propone che agli impianti incentivati, nelle ore di prezzo negativo, non sia erogato l'incentivo, consentendone il recupero solo al termine del periodo di diritto. La scheda tecnica e il documento di consultazione.

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Con il documento per la consultazione 605/2015/R/eel (allegato in basso), che si inquadra nell’ambito della formazione di provvedimenti per la riforma organica della regolazione del servizio di dispacciamento, l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico illustra i primi orientamenti in merito all’introduzione dei prezzi negativi nel mercato elettrico italiano, in coerenza anche con quanto previsto dal regolamento UE n. 2015/1222, che prevede l’armonizzazione, a livello sovrannazionale, dei prezzi di equilibrio massimi e minimi (cap e floor) per i mercati day ahead e intra day.

Tra le novità proposte dall’Autorità alcune che potrebbero non essere ben accolte dal mondo delle rinnovabili, come quella che per gli impianti incentivati,  nelle ore nelle quali sul mercato dovesse formarsi un prezzo negativo, non sia erogato l’incentivo, consentendone il recupero solo al termine del periodo  di diritto. Per il momento ci limitiamo a pubblicare la scheda tecnica e il dco, nei prossimi giorni faremo delle analisi più approfondite (aggiornamento: qui il commento di G.B. Zorzoli).

Considerando che la possibilità di presentare offerte con prezzi negativi consente di affrontare condizioni di eccesso di offerta di energia elettrica a prezzo nullo secondo criteri di merito economico, il documento illustra alcuni elementi che caratterizzano l’introduzione dei prezzi negativi nei diversi mercati (Mercato del Giorno Prima – MGP; Mercato Infragiornaliero – MI; Mercato per il servizio di dispacciamento – MSD; Mercato di Bilanciamento – MB; contratti bilaterali).

In particolare vengono avanzate considerazioni in merito all’introduzione, nei soli mercati MGP ed MI, di un floor (limite di offerta negativo dei prezzi) pari a -500 €/MWh, coerentemente con quanto già in essere nei mercati elettrici del centro e del nord Europa aderenti al progetto MRC – progetto di market coupling che vede coinvolti il maggior numero di Stati Membri e a cui anche l’Italia partecipa. L’ipotesi di ammettere prezzi negativi in questi due mercati implicherebbe la possibilità che anche i prezzi di sbilanciamento possano assumere valori negativi a prescindere dall’ammettere offerte di prezzo negative su MSD.

Viene, quindi, considerata anche la possibilità di introdurre un floor negativo anche in MSD per le offerte a scendere (caso in cui i soggetti abilitati presentano offerte di acquisto di energia precedentemente venduta nei mercati dell’energia) consentendo così agli operatori di formulare offerte di prezzo che meglio riflettono i loro costi, inclusi quelli di spegnimento (costo S), rendendo più competitivi gli impianti di produzione maggiormente flessibili. Posta la natura fissa del costo S e la possibilità di presentare offerte binomie su MSD, in tale mercato potrebbe essere previsto, alternativamente all’introduzione di un floor negativo per le offerte a scendere, un gettone volto a valorizzare il relativo costo opportunità.

Il documento 605/2015/R/eel considera, quindi, gli effetti dell’introduzione dei prezzi negativi sui contratti bilaterali registrati sulla Piattaforma Conti Energia (PCE), sulla disciplina degli impianti essenziali, che beneficiano della priorità di dispacciamento, e sulla generazione incentivata. Per gli impianti incentivati, l’Autorità suggerisce, che nelle ore nelle quali sul mercato dovesse formarsi un prezzo negativo, non sia erogato l’incentivo, consentendone però il recupero al termine del periodo  di diritto, non distorcendo in tal modo la finalità dello strumento dei prezzi negativi e la finalità degli stessi incentivi.

Nel documento sono quindi riportate alcune evidenze in termini di accadimento di prezzi pari a zero nei diversi mercati (MB, MSD ex-ante, MI e MGP) negli anni 2013, 2014 e 2015 (periodo gennaio-agosto). Si ritiene, infatti, che tali valori possano essere assunti come proxy indicativa della frequenza di accadimento dei prezzi negativi, qualora fossero stati ammessi nel medesimo periodo. Sono anche riportati, a titolo comparativo, dati relativi alle frequenze storiche di accadimento dei prezzi negativi sui mercati day ahead, intraday e di bilanciamento in Germania, Francia e Belgio relativi al 2013.

Infine il documento riporta alcune considerazioni in merito all’esercizio del potere di mercato, che l’introduzione di prezzi negativi potrebbe favorire e per cui potrebbe essere richiesta maggiore trasparenza nella selezione delle offerte, monitoraggio nella formazione dei prezzi ed eventuale definizione di misure di mitigazione.

I soggetti interessati sono invitati a far pervenire all’Autorità le proprie osservazioni entro il 15 febbraio 2016.

Il documento di consultazione 605/2015/R/eel (pdf)

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