I trasporti, quelli stradali in particolare, sono un forte ostacolo contro l’obiettivo europeo di azzerare le emissioni di CO2 a metà secolo.
Nel 2030, i trasporti potrebbero essere responsabili di quasi metà (44%) di tutte le emissioni di gas serra a livello Ue, espresse in termini di CO2 equivalente (CO2eq), ben quindici punti percentuali in più rispetto a oggi (29%).
Lo scrive Transport & Environment (TE), nell’analisi intitolata “State of European Transport 2024” (link in basso).
Si nota, in particolare, che le emissioni di auto, camion, aerei, navi e altri mezzi di trasporto hanno superato nuovamente il miliardo di tonnellate di CO2eq, non molto distanti dai picchi del 2007 e del 2019, come evidenzia il grafico seguente.
Le auto rappresentano la singola fetta più consistente di queste emissioni: 40% del totale.
Dal 2007, osserva TE, altri settori, come le industrie e la produzione di energia elettrica, si sono decarbonizzati molto più velocemente rispetto ai trasporti. Con le politiche attuali, la Ue potrà ridurre le emissioni dei trasporti solo del 25% (rispetto ai livelli del 1990) nel 2040 e del 62% nel 2050.
Le misure del Green Deal quindi sono ancora insufficienti: il rischio è che le emissioni dei trasporti rimangano sostanzialmente piatte nei prossimi anni (mentre quelle degli altri settori scenderanno, si veda il grafico sotto), arrivando così a rappresentare, come detto, il 44% circa del totale Ue nel 2030.
Servono quindi sforzi ulteriori e misure addizionali rispetto a quelle già previste dal Green Deal europeo.
Tra queste, TE suggerisce di:
- prevenire una domanda crescente per i trasporti, arrestando l’espansione di nuovi aeroporti e autostrade; ciò è fondamentale per ridurre l’energia rinnovabile necessaria per decarbonizzare il settore;
- fissare obiettivi ambiziosi e vincolanti di vendita di veicoli 100% elettrici alle aziende che possiedono grandi flotte di veicoli;
- puntare sulla elettrificazione diretta del trasporto stradale, oltre 2 volte più efficiente dell’utilizzo di idrogeno e 4 volte più efficiente rispetto all’uso di carburanti sintetici (e-fuel).
In tema di auto, ricordiamo che la Ue ha deciso che le nuove auto vendute dal 2035 dovranno essere a zero emissioni allo scarico, quindi, di fatto, 100% elettriche con un bando dei motori a combustione interna.
I carburanti sintetici e l’idrogeno saranno invece opzioni praticabili per navi e aerei, insieme ad altre misure: maggiore efficienza dei propulsori, impiego di biocarburanti sostenibili (di origine non alimentare), riduzione della velocità dei trasporti marittimi e altre ancora.
I dati preliminari, conclude TE, mostrano che nel 2023 le emissioni del trasporto stradale si sono ridotte di 8 milioni di tonnellate di CO2eq, mentre quelle del trasporto marittimo di 5 Mt CO2eq.
Questa riduzione però è stata annullata dalla continua crescita delle emissioni del trasporto aereo, che sono aumentate di 15 MtCO2 lo scorso anno.
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