Luce verde dalla commissione Itre dell’Europarlamento (commissione industria, ricerca ed energia) a due importanti regolamenti proposti lo scorso marzo dalla Commissione Ue: quello sull’integrità e trasparenza dei mercati dell’energia e quello sulle materie prime critiche.
Ieri, giovedì 7 settembre, la Itre ha approvato la sua posizione negoziale su entrambi i provvedimenti.
Per quanto riguarda il regolamento “Remit” (Wholesale Energy Market Integrity and Transparency), i voti favorevoli sono stati 53 con sei contrari e due astenuti.
Inoltre, con una maggioranza di 50 voti, si è deciso di aprire i negoziati con il Consiglio sul testo, una decisione che però dovrà avere via libera dal Parlamento nella prossima sessione plenaria (11-14 settembre).
Il regolamento, spiega una nota della commissione Itre, intende “affrontare la crescente manipolazione del mercato rafforzando la trasparenza, i meccanismi di supervisione e il ruolo dell’Agenzia per la cooperazione dei regolatori energetici (Acer)”.
In particolare, la legislazione introduce nuove misure per proteggere il mercato energetico all’ingrosso, “rendendo le bollette energetiche delle famiglie e delle imprese europee più sicure da potenziali fluttuazioni dei prezzi di mercato a breve termine”.
Ad esempio, se l’Agenzia rileva una violazione di determinati divieti e obblighi, potrebbe chiedere la fine della violazione, emettere avvisi pubblici e imporre sanzioni. Inoltre, su richiesta di un’autorità di regolamentazione nazionale, l’Acer potrà fornire assistenza operativa sulle indagini per le violazioni.
I deputati hanno anche deciso di integrare nel provvedimento i meccanismi che controllano le modalità di determinazione del prezzo del gas naturale liquefatto (Gnl).
Per quanto riguarda il regolamento sulle materie prime critiche, gli eurodeputati della Itre hanno votato a favore 53:1 con cinque astensioni. Il testo dovrà essere votato in plenaria a Strasburgo nella stessa sessione dell’11-14 settembre.
Il Critical Raw Materials Act, evidenzia una nota, prevede diverse misure per consentire all’Europa di diventare più autonoma nell’approvvigionamento di materie prime strategiche per la transizione energetica e digitale, come litio, cobalto, nickel, terre rare.
Un punto importante del regolamento è garantire partenariati strategici tra l’Ue e i paesi terzi sulle materie prime, in modo da ridurre la dipendenza da un numero limitato di fornitori.
L’obiettivo è sviluppare partenariati a lungo termine con il trasferimento di conoscenze, tecnologie e formazione, creando così migliori condizioni di lavoro e di reddito e assicurando che le attività di estrazione e lavorazione rispettino i migliori standard ecologici.
I deputati poi chiedono una maggiore attenzione alla ricerca e all’innovazione nel campo dei materiali alternativi e dei processi produttivi, compreso il riciclo, al fine di sostituire (in tutto o in parte) determinate materie prime e utilizzare una maggiore quantità di materiali “di seconda vita” dopo il recupero e riciclo.