Il principale “motore” per creare nuovi posti di lavoro a livello globale sarà dato dagli investimenti nella transizione verde delle aziende.
A dirlo è il nuovo sondaggio del World Economic Forum (WEF), “Future of Jobs Survey” (link in basso), che ha coinvolto 803 società di 45 Paesi, attive in 27 differenti cluster industriali, società che nel complesso impiegano più di 11,3 milioni di persone.
Focus della ricerca è approfondire le macro tendenze economiche, tecnologiche, geopolitiche e sociali più rilevanti e i loro potenziali impatti sull’occupazione nei prossimi cinque anni (2023-2027).
Interessanti le valutazioni sugli effetti della transizione green per il mercato mondiale del lavoro.
Le imprese, come si evince dal grafico sotto, prevedono che gli effetti più consistenti, per la creazione di nuovi posti di lavoro “netti”, arriveranno dagli investimenti che facilitano la transizione verde delle imprese, dall’applicazione più ampia degli standard ESG (Environmental, Social and Governance) e dalle catene di fornitura che diventano più localizzate.
In particolare, oltre metà del campione esaminato ritiene che gli investimenti nella transizione green creeranno nuovi occupati, mentre solo una percentuale minima pensa che avverrà il contrario (perdita di posti di lavoro, linee viola nel grafico).
Per il 52% circa delle imprese sentite si avrà un effetto netto positivo sul mercato lavorativo globale, grazie agli investimenti verdi, con più posti di lavoro creati rispetto a quelli persi.
Altra tendenza di grande impatto, per quanto riguarda l’occupazione globale, sarà quella degli investimenti indotti dai cambiamenti climatici, in particolare per le strategie di adattamento delle aziende, ad esempio tecnologie e soluzioni con cui ridurre i consumi di energia, acqua e materiali o per rendere più “sostenibili” le filiere per l’approvvigionamento di materie prime.
Guardando, più in generale, alle macro tendenze che probabilmente traineranno la trasformazione dei business aziendali, oltre l’85% degli intervistati (grafico sotto) parla della crescente adozione delle nuove tecnologie e del maggiore accesso alle reti digitali.
Per l’80% del campione, l’applicazione più estesa dei criteri ESG avrà un impatto rilevante sulla trasformazione aziendale; gli investimenti green saranno un fattore determinante per il 69% degli intervistati.
Gli investimenti nelle energie rinnovabili e nell’efficienza energetica, evidenzia infine il WEF, spesso generano più occupazione nel breve termine rispetto agli investimenti nei combustibili fossili, ma rimane ancora molto da fare per migliorare i salari e per sostenere la riqualificazione professionale dei lavoratori impiegati nelle industrie a elevata intensità di emissioni.
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