La sostituzione di un impianto per riscaldamento e acqua calda sanitaria con due diversi dispositivi efficienti per ACS e climatizzazione invernale può dare diritto al Superbonus, la maxi detrazione del 110% per l’edilizia introdotta con l’articolo 119 del decreto Rilancio.
Lo ha chiarito l’Agenzia delle entrate rispondendo all’interpello di un contribuente.
Sulla base del caso illustrato, le Entrate hanno infatti ritenuto che per la sostituzione di una caldaia a gasolio adibita al riscaldamento dell’abitazione e alla produzione di acqua calda sanitaria con uno scaldabagno a pompa di calore per la produzione di ACS e una termostufa a pellet per il riscaldamento dell’abitazione (nel rispetto dei requisiti previsti e degli adempimenti richiesti), sia possibile beneficiare del Superbonus.
Questo, si spiega, in quanto lo scaldabagno a pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria rientra tra gli interventi trainanti (di cui alla citata lettera c), comma 1, dell’articolo 119) mentre la stufa a pellet, quale generatore di calore alimentato a biomassa combustibile, ai sensi del comma 2-bis dell’articolo 14 del decreto n. 63 del 2013, rientra tra gli interventi di efficientamento energetico che godono dell’ecobonus e, pertanto, può essere considerato un intervento trainato (ai sensi del comma 2 del medesimo articolo 119).
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