Sulle rinnovabili l’Europa è un po’ più vicina all’obiettivo del 2020

Dopo le statistiche sull’efficienza energetica, Eurostat ha pubblicato i dati ufficiali che riguardano le fonti verdi nei 28 Stati membri.

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L’Europa viaggia a due velocità per gli obiettivi su energia e clima al 2020: mentre si sta allontanando dal traguardo previsto per l’efficienza energetica, si sta avvicinando al target per le fonti rinnovabili, come evidenziano le ultime statistiche di Eurostat.

Nel 2017, infatti, nei 28 Stati membri nel complesso le rinnovabili hanno coperto il 17,5% dei consumi lordi finali di energia, oltre il doppio di quanto registrato nel 2004 (8,5%) e con un piccolo incremento rispetto al 2016 (la quota totale delle rinnovabili era al 17%), su un percorso che dovrebbe consentire al nostro continente di raggiungere il 20% fissato da Bruxelles per l’anno prossimo.

L’Italia è tra gli 11 paesi che hanno già ottenuto il livello stabilito di energie “verdi”, con il 18,3% nel 2017 rispetto a un traguardo nazionale del 17%, mentre Olanda, Francia e Gran Bretagna sono le nazioni più distanti (tra 5-7 punti percentuali in meno). Il grafico sotto riassume il quadro.

Questi dati confermano l’analisi pubblicata lo scorso novembre dall’agenzia europea dell’ambiente (EEA, European Environmental Agency): con ogni probabilità, si legge in quel rapporto dell’EEA, l’Europa finirà per superare di circa un punto percentuale l’obiettivo sulle rinnovabili al 2020, mentre l’obiettivo sull’efficienza energetica è un po’ più a rischio.

Inoltre, secondo l’agenzia, gli Stati membri dovranno impegnarsi molto di più, se vorranno soddisfare le richieste delle nuove direttive Ue su efficienza e rinnovabili al 2030, perché le sue proiezioni (che tengono conto delle politiche attuali su energia e clima) dicono che così i nuovi traguardi rimarranno fuori portata.

E mentre l’Europa si sta apprestando a discutere come innalzare il contributo delle energie pulite nei vari settori per il periodo post-2020 (vedi qui l’approfondimento di Agora Energiewende-Sandbag sul settore elettrico), l’agenzia Eurofound ha appena pubblicato uno studio in cui puntualizza gli impatti positivi su occupazione e Pil per gli Stati membri, se questi ultimi finanzieranno una transizione energetica in linea con gli accordi di Parigi.

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