Altro che elettrico! Salvini vuole eliminare il superbollo sulle auto più inquinanti

La proposta del ministro leghista delle Infrastrutture. Intanto l'Europa va sempre più in direzione della mobilità pulita: Copenhagen verso lo stop alle auto benzina e diesel entro il 2030.

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Il governo italiano sta valutando di eliminare il superbollo sulle auto di grossa cilindrata, mentre in Europa si va sempre di più verso la mobilità elettrica, come dimostra anche la decisione di Copenhagen di eliminare le auto benzina e diesel al 2030.

Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, su Twitter scrive: “Meno tasse e ossigeno per l’automotive: mentre siamo determinati affinché l’Europa consenta l’utilizzo di biocarburanti per le auto prodotte dal 2035, grazie all’intesa con il Mef del Ministro Giancarlo Giorgetti vogliamo abolire il superbollo auto. Significa cancellare una tassa odiosa, dare ossigeno al mercato, sostenere nei fatti un settore prezioso che coinvolge, in modo diretto e indiretto, milioni di famiglie” (neretti nostri).

Si conferma così la volontà dell’esecutivo di “salvare” le automobili più inquinanti, in totale contrasto con gli obiettivi climatici, mentre le scelte europee vanno verso il 100% elettrico.

Sul dossier auto al 2035, il governo vorrebbe ottenere dalla Commissione Ue una deroga per l’uso di biocarburanti, dopo la mossa della Germania che ha già convinto Bruxelles a consentire l’impiego di e-fuel (carburanti sintetici di origine rinnovabile).

Intanto in Danimarca, il consiglio municipale di Copenhagen ha deciso di portare avanti la proposta di vietare l’utilizzo entro il 2030 – si parlerà più avanti di date precise – delle automobili alimentate con combustibili fossili. Lo scrive Rasmus Steenberger, politico locale del partito socialista, su Facebook.

Tornando al nostro superbollo, ricordiamo che si applica alle vetture sopra 185 kW di potenza (circa 250 cavalli): si pagano 20 euro per ogni kW aggiuntivo sopra 185 per i primi 5 anni dall’immatricolazione, poi il bollo scende progressivamente negli anni successivi.

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