Negli Usa più rinnovabili che carbone per la prima volta dopo 130 anni

Il grafico dell'EIA che riassume l'evoluzione delle diverse fonti energetiche.

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Negli Stati Uniti, per la prima volta da 130 anni, il consumo energetico complessivo delle fonti rinnovabili ha superato – anche se di poco – il consumo di carbone: a darne notizia è la U.S. Energy Information Administration (EIA) in una nota che presenta le sue ultime statistiche sull’energia, Monthly Energy Review.

L’intero quadro è riassunto nel grafico qui sotto.

Da precisare che l’EIA, per confrontare diversi tipi di energia con relative unità fisiche di misura (barili, tonnellate, kWh eccetera), ha convertito le varie risorse energetiche in una stessa unità di misura, le Btu (British thermal units). Inoltre, nella categoria delle rinnovabili sono comprese le biomasse oltre ai bio-combustibili.

Così le rinnovabili nel 2019 sono arrivate al massimo di sempre negli Stati Uniti, grazie soprattutto alla continua crescita della generazione da eolico e fotovoltaico negli ultimi anni; in totale hanno rappresentato un circa 11% dei consumi energetici totali nel paese.

Mentre il carbone è sceso al livello più basso dal 1964 con consumi in declino per il sesto anno consecutivo, nonostante i ripetuti tentativi dell’amministrazione Trump di sostenere l’industria del carbone per “proteggerla” dall’avanzata delle rinnovabili.

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