In Italia auto elettriche ancora sotto il 4% delle vendite

Intanto la Francia vuole lanciare un nuovo bonus ecologico per le vetture alla spina, che tiene conto delle emissioni totali di CO2 sul ciclo di vita, compresa la produzione delle batterie.

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Le vendite di auto elettriche in Italia avanzano, ma con estrema lentezza rispetto agli altri principali paesi europei, con una quota di mercato che rimane sotto il 4% nel 2023 (si vedano anche i dati di giugno). A complicare le cose c’è uno schema di incentivi poco efficace.

Proprio in tema di incentivi, la Francia sta per lanciare un nuovo bonus ecologico per l’acquisto di vetture elettriche, basato su un punteggio ambientale che tiene conto delle emissioni di CO2 sul ciclo di vita (produzione dei vari materiali utilizzati sulla vettura, assemblaggio, produzione delle batterie e altro ancora).

Ciò per favorire i modelli realizzati in Francia e in Europa, a scapito di quelli cinesi. La Francia, ricordiamo, sta anche lavorando a un leasing sociale da 100 euro al mese per le auto elettriche.

Come va il mercato italiano?

In Italia, le immatricolazioni di veicoli 100% elettrici (BEV: Battery electric vehicle) hanno superato di poco le 4mila unità a luglio 2023, con un incremento del 14% rispetto allo stesso mese dello scorso anno (si veda anche la tabella sotto dell’Unrae).

Nei primi sette mesi del 2023, le vendite totali sono rimaste appena sotto la soglia delle 37mila unità, con una crescita di circa il 29% in confronto a gennaio-luglio 2022.

Tuttavia, la quota complessiva di mercato delle elettriche non riesce a sfondare il 4%. Siamo al 3,4% a luglio e 3,8% nei sette mesi, con minimi incrementi rispetto all’anno precedente.

Anche sommando le vendite di modelli ibridi ricaricabili alla presa di corrente (PHEV: Plug-in hybrid vehicle), la quota totale delle auto “alla spina” non arriva al 10%: 7,8% a luglio, 8,4% nel periodo gennaio-luglio.

Al contrario, segnala Motus-E, citando gli ultimi dati disponibili a livello continentale, relativi a giugno, la Francia ha segnato un +52% con più di 33.300 auto elettriche vendute nel mese, mentre la Germania ha fatto un +64% con oltre 53mila modelli venduti.

Un altro dato fa riflettere: in Italia la quota di mercato del diesel è ancora 5 volte più alta dell’elettrico, con il 18% delle immatricolazioni a luglio.

Mentre la Francia, sottolinea Motus-E, vede il diesel al 9% e il full-electric al 17,5%; anche in Germania il diesel è sotto le elettriche (16,7% vs 19%).

Diventa sempre più urgente, commenta l’associazione che promuove la mobilità elettrica nel nostro paese, “utilizzare in modo maggiormente efficace le risorse già stanziate per il settore, intervenendo sul cap di prezzo per accedere agli incentivi [pari a 35mila euro], estendendo le agevolazioni in forma piena anche per le flotte aziendali e i noleggi e rivedendo la fiscalità, con vantaggi specifici per chi sceglie la mobilità elettrica”.

L’iniziativa francese

Come anticipato, il governo francese ha lanciato una consultazione pubblica fino al 25 agosto, sulla sua proposta di un nuovo bonus ecologico per l’acquisto di vetture elettriche.

Obiettivo è premiare i modelli che hanno un impatto ambientale minore, valutando le emissioni di CO2 sull’intero ciclo di vita delle automobili.

Pertanto, ci sarà una complessa formula per calcolare l’impronta ecologica complessiva, basata su diversi elementi, tra cui: acciaio, alluminio e altri materiali usati per fabbricare il veicolo, produzione della batteria, lavorazioni intermedie e assemblaggio finale, trasporto della vettura ai siti di distribuzione in Francia.

Con queste regole, si dovrebbero incentivare gli acquisti di veicoli fabbricati in Europa, dove sono in vigore norme ambientali più severe rispetto alla Cina e agli altri paesi asiatici.

Il nuovo meccanismo dovrebbe partire dal 1° gennaio 2024. Solo le vetture che otterranno un punteggio minimo di 60 (su 100), potranno beneficiare del bonus ecologico fino a 7mila euro.

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