In Sardegna è ancora “no” all’eolico

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L'assessorato all'Ambiente è contro la realizzazione di un impianto da 48 MW a Florinas, a causa di un "effetto cumulo" superiore "alla capacità di carico dell'ambiente naturale".

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Continua la “crociata” della Sardegna contro i nuovi progetti di parchi eolici.

All’inizio di aprile, ricordiamo, la neo-eletta presidente della Regione, Alessandra Todde, aveva annunciato di avere pronta una bozza di moratoria, da presentare in attesa che si definiscano le mappe delle aree idonee in cui installare le fonti rinnovabili a livello nazionale.

Quanto sia malvista la realizzazione di nuovi impianti sull’isola, emerge ancora dal recente parere contrario degli uffici regionali al progetto Edison per un parco eolico da 48 MW (sei turbine da 6 MW ciascuna), nel comune di Florinas, per il quale è stata avviata la procedura nazionale di Valutazione di impatto ambientale.

“Pur consapevole del contributo che le singole Regioni devono fornire in ordine al raggiungimento degli sfidanti traguardi […] in materia di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”, osserva l’assessorato all’Ambiente in un documento pubblicato il 4 aprile (link in basso), “non può non rilevare che nell’area vasta di intervento si sta progressivamente verificando un effetto cumulo che si prospetta di gran lunga superiore alla capacità di carico dell’ambiente naturale”.

Questo fenomeno, si precisa, interessa “in maniera diffusa” l’intero territorio regionale, dove a fine dicembre 2023 le richieste di connessione per impianti a fonti rinnovabili sono pari a circa 55 GW (si cita il dato della piattaforma Econnextion di Terna), circa 9 volte più dell’obiettivo stabilito per la Sardegna al 2030 (6,2 GW) nella bozza del decreto sulle aree idonee.

Si prospetta quindi la “progressiva sostituzione/industrializzazione dell’ambiente naturale e del paesaggio con impianti di grossa taglia (incluse le opere di connessione alla RTN [rete di trasmissione nazionale] il cui impatto, peraltro, nella gran parte dei procedimenti, non viene adeguatamente esaminato e valutato”.

Ricordiamo, infine, in tema di strategia difensiva della Sardegna contro le rinnovabili, che lo scorso agosto Anci Sardegna fece ufficialmente richiesta al precedente Consiglio regionale per una moratoria sui progetti di “mega-impianti” Fer presentati nell’isola (si veda anche Superare l’approccio difensivo della Sardegna sulle energie rinnovabili).

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