Il gasdotto Tap è operativo

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Avviate le attività commerciali della condotta che porterà in Italia gas dall’Azerbaigian.

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A quasi quattro anni e mezzo dall’inizio dei lavori, il gasdotto Trans Adriatic Pipeline è operativo e ha avviato le operazioni commerciali. Lo ha annunciato ieri Tap AG, la società che lo ha realizzato e lo gestirà.

Il gasdotto è il tratto europeo del Corridoio Meridionale del Gas, infrastruttura – si spiega – in grado di trasportare 10 miliardi di metri cubi all’anno (che potrebbero diventare 20) di nuove forniture di gas dall’Azerbaigian verso i mercati europei.

Lungo 878 km, il Tap attraversa la Grecia (550 km) e l’Albania (215 km), passa sotto il mare Adriatico (105 km) e termina in Italia (8 km).

E’ stato realizzato con un project finance da 3,9 miliardi e gli azionisti di Tap Ag sono e i cui azionisti sono BP (20%), SOCAR (20%), Snam (20%), Fluxys (19%), Enagas (16%) e Axpo (5%).

Su queste pagine abbiamo spesso messo in dubbio la coerenza di questo investimento con la traiettoria di decarbonizzazione che il nostro Paese e l’intero continente devono seguire: si legga ad esempio questo articolo, che diventa ancora più attuale oggi, con i nuovi obiettivi che l’Ue si sta dando.

Nel 2005 ricordiamo, consumavamo circa 86 milioni di metri cubi di gas, nel 2019, nonostante un aumento sul 2018, ne abbiamo consumati circa 74 e l’Italia (come ci spiegava un paio di settimane fa Davide Tabarelli di Nomisma Energia) è già ora, un paese strutturalmente lungo di gas, con una capacità di trasporto sovradimensionata già prima del Tap, tra import dall’Algeria, dal Tarvisio, Gnl.

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