Gas, per dicembre bollette più care del 23,3%

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Nel 2022 la famiglia tipo spenderà per il metano dal 64 al 76% in più rispetto al 2021.

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I rincari di inizio dicembre sul mercato all’ingrosso pesano sulle bollette del gas, che nonostante la discesa dei prezzi arrivata a fine anno, per il mese appena concluso saranno sensibilmente più alte.

La famiglia tipo in tutela (con consumi di 1.400 mc/anno) vedrà per dicembre una fattura più cara del 23,3% rispetto a quella di novembre, ha comunicato l’Autorità per l’energia (Arera). Considerando l’intero 2022, la spesa per il metano della stessa famiglia è cresciuta del 64% rispetto al 2021, secondo la stima Arera, e del 76% secondo altri calcoli, fatti dal centro studi Ircaf.

Come noto, la componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento (CMEMm), applicata ai clienti ancora in tutela, viene aggiornata da Arera da ottobre come media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il PSV day ahead) e pubblicata entro i primi 2 giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento.

Per il mese di dicembre, che nelle prime settimane ha registrato quotazioni gas ancora particolarmente elevate (con punte di circa 135 €/MWh) prima delle riduzioni di fine mese, il prezzo della materia prima gas (CMEMm), per i clienti con contratti in condizioni di tutela, comunicato ieri in serata da Arera, è di 116,6 €/MWh, pari alla media dei prezzi rilevati quotidianamente durante tutto il mese.

Se l’Autorità avesse utilizzato il vecchio metodo di aggiornamento (trimestrale ex-ante anziché mensile ex-post), durante tutto l’ultimo trimestre del 2022 si sarebbe applicata una CMEMm di oltre 240 €/MWh, sottolinea il regolatore. Il nuovo metodo ha consentito, invece, di applicare una CMEMm di 78 €/MWh in ottobre e di 91,2€/MWh in novembre.

Malgrado questi risparmi, tuttavia, in termini di effetti finali, la spesa gas per la famiglia tipo nell’anno scorrevole (gennaio-dicembre 2022), secondo il calcolo dell’Autorità, è di circa 1.866 euro, come detto il 64,8% in più rispetto al 2021.

Tutto questo considerando che, come previsto dalla legge di bilancio, per il primo trimestre 2023 Arera ha già azzerato gli oneri generali di sistema anche per il gas e che a rendere meno pesanti le bollette c’è anche la componente negativa UG2 per i consumi gas fino a 5.000 smc/anno e la riduzione Iva sul gas al 5%.

Ancora più rilevanti i rincari sull’intero anno secondo le stime del centro studi Ircaf, che, come spiega a QualEnergia.it il direttore Mauro Zanini, sono basati sugli stessi consumi annuali usati nel calcolo Arera ma con una diversa distribuzione nei vari mesi dell’anno (perché basati su curve termiche diverse).

Per Ircaf nel 2022 la famiglia tipo avrà speso per il gas 1926,4 euro, con un aumento del 76% rispetto al 2021 (+829 euro) e del 95% rispetto al 2020 (+941,4 euro).

Difficile dire, commentano dal centro studi, se siamo in presenza di un colpo di coda delle turbolenze sul mercato gas o se questi valori saranno normali anche per i prossimi mesi, nonostante gli stoccaggi ancora quasi pieni, un inverno mite con minore consumo e comportamenti virtuosi delle famiglie, minore domanda delle fabbriche, nonché l’effetto dell’accordo a livello europeo sul price cap dinamico, che ha portato i prezzi del gas all’ingrosso sotto i 74 euro/MWh.

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