Gas, freddo e tensioni non spaventano: TTF sotto ai 30 euro/MWh

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Stoccaggi pieni e domanda industriale debole tengono i prezzi sui valori minimi degli ultimi due anni.

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Nonostante le ondate freddo negli Usa e in Nord Europa e le operazioni militari nel Mar Rosso che stanno rallentando i transiti di metaniere dal Canale di Suez, i prezzi del gas in Europa restano bassi.

Mentre scriviamo, le quotazioni sull’indice di riferimento olandese TTF sono sotto i 30 euro/MWh: sono cioè a livelli pre-crisi, dato che da giugno 2021, con l’eccezione della primavera 2023, i prezzi sono sempre stati superiori a quel valore (con punte che hanno sfiorato i 340 €/MWh ad agosto 2022, si veda grafico sotto da Yahoo Finance).

Grazie agli stoccaggi molto al di sopra dei livelli abituali e alla domanda industriale relativamente debole, i trader ritengono infatti che il mercato sia ben rifornito per terminare questa stagione invernale, giunta ormai a metà.

Nonostante i prelievi di gas in tutta Europa abbiano accelerato negli ultimi 10 giorni, secondo i dati di Gas Infrastructure Europe al 13 gennaio i siti di stoccaggio del gas dell’Ue erano pieni al 79,7%, da confrontarsi con una media quinquennale del 68% per questo periodo dell’anno e con l’obiettivo Ue di arrivare al primo febbraio con almeno il 45% di riempimento.

Gli analisti del gruppo bancario Ing (Internationale Nederlanden Groep) al momento prevedono che l’Ue arrivi a primavera con gli stoccaggi pieni circa al 52%, il che suggerisce un rialzo limitato dei prezzi.

L’elevato livello di riempimento degli stoccaggi è stato sottolineato anche dalla commissaria Ue all’Energia, Kadri Simson, che ha inoltre rassicurato su un eventuale stop delle esportazioni di Gnl dall’Egitto a causa del conflitto nella Striscia di Gaza.

Rispondendo a un’interrogazione parlamentare lo scorso venerdì 12 gennaio, Simson ha ricordato che nel 2022 la Ue ha ridotto la domanda di gas di oltre il 18% rispetto ai 5 anni precedenti e ha sottolineato che “le forniture di Gnl da Israele ed Egitto all’Ue, in questo momento, sono limitate” e, pertanto, “eventuali interruzioni dalla regione non avranno alcun impatto sulla sicurezza dell’approvvigionamento dell’Unione”.

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