Firmato il decreto che riduce il riscaldamento invernale a gas

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I punti più importanti del provvedimento: periodi di accensione accorciati, 1 ora e 1 grado in meno al giorno, con delle esenzioni.

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Via libera al provvedimento che limita giorni, orari e gradi del riscaldamento invernale al fine di contenere i consumi energetici, come previsto dal piano contro il caro gas pubblicato dal governo a inizio settembre.

Il relativo decreto è stato firmato dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.

Ricordiamo allora i punti più importanti. Per prima cosa, viene accorciato di 15 giorni il periodo di funzionamento degli impianti termici alimentati a gas naturale nella stagione invernale 2022-2023, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio, evidenzia una nota del MiTE.

Viene anche ridotto il periodo giornaliero di accensione (1 ora in meno).

Più in dettaglio, la misura prevede lievi sfumature di intervento in base alle zone climatiche:

  • Zona A: 5 ore giornaliere 8 dicembre-7 marzo;
  • Zona B: 7 ore giornaliere 8 dicembre-23 marzo;
  • Zona C: 9 ore giornaliere 22 novembre-23 marzo;
  • Zona D: 11 ore giornaliere 8 novembre-7 aprile;
  • Zona E: 13 ore giornaliere 22 ottobre-7 aprile;
  • Zona F: nessuna limitazione.

Scendono inoltre di 1 °C le temperature interne (art. 3, comma 1, del DPR n.74/2013). Nello specifico saranno previsti:

  • 17 °C +/ 2 °C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili;
  • 19 °C +/ 2 °C di tolleranza per tutti gli altri edifici.

Tuttavia, si legge nel decreto, in presenza di situazioni climatiche particolarmente severe, le autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, possono autorizzare l’accensione degli impianti termici alimentati a gas anche al di fuori dei periodi indicati nel decreto, prevedendo comunque una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita in via ordinaria.

Al fine di agevolare l’applicazione delle nuove disposizioni, chiarisce il ministero, Enea pubblicherà un vademecum con le indicazioni essenziali per impostare correttamente la temperatura di riscaldamento, che gli amministratori di condominio potranno rendere disponibile ai condomini.

Sono poi previste alcune esenzioni.

In particolare, le riduzioni (tutte o solo alcune, in base alle tipologie di edificio) non si applicano a ospedali, cliniche e luoghi di cura, scuole materne e asili nido, piscine, saune e assimilabili, edifici adibiti alle attività industriali, artigianali e simili nei casi in cui ostino esigenze tecnologiche o di produzione, edifici dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili.

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