Ecobonus auto 2024, presentato il nuovo schema di incentivi

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha illustrato il contenuto del Dpcm con tutti gli incentivi al Tavolo Automotive con i rappresentati dei principali produttori italiani.

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Cambiano gli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti, i cosiddetti Ecobonus auto, mentre il 2024 parte con una contrazione delle immatricolazioni delle auto full electric: -11,6% a gennaio rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

Presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy si è tenuto 1 febbraio l’atteso Tavolo Automotive per la presentazione dei contenuti del Dpcm di rimodulazione degli incentivi. All’incontro, presieduto dal ministro Adolfo Urso, erano presenti anche le principali aziende italiane produttrici di veicoli.

Per gli Ecobonus 2024 saranno stanziati 950 milioni di euro, così ripartiti:

  • 793 milioni per le auto;
  • 35 milioni per ciclomotori, motocicli, quadricicli;
  • 53 milioni per i veicoli commerciali leggeri;
  • 20 milioni per l’usato di auto;
  • 50 milioni per un programma sperimentale di noleggio a lungo termine (“social leasing”).

All’interno dei 793 milioni destinati alle auto, il governo ha cambiato l’ordine di priorità rispetto al piano incentivi temporaneo entrato in vigore lo scorso 23 gennaio, mettendo al primo posto quelle nella fascia tra 61 e 135 g/km, ovvero full hybrid, mild hybrid e con motore a benzina o Gpl a basso consumo.

Per questa categoria verranno stanziati 403 milioni di euro, mentre 150 milioni andranno alle ibride plug-in tra 21 e 60 g/km (-95 mln € rispetto al vecchio schema) e 240 milioni alle vetture che rientrano nella fascia di emissioni comprese tra 0 e 20 g/km, tipicamente le elettriche (+35 milioni).

Il nuovo piano incentivi conferma la rottamazione delle auto dalla categoria Euro 0 ad Euro 4, ma aggiunge anche quelle Euro 5 nel caso di acquisto di vetture elettriche o ibride-plug-in.

Lo schema degli incentivi

Il contributo massimo ottenibile, a fronte della rottamazione di un veicolo fino a Euro 2, salirà da 5.000 a 13.750 euro, seguendo lo schema contenuto nella tabella, che prevede la maggiorazione del 25% degli importi nel caso di reddito familiare Isee inferiore a 30mila euro (ma non per l’acquisto di veicoli nella fascia tra 61 e 135 g/km).

Per auto in fascia di emissioni tra 0 e 20 g/km e tra 61 e 135 g/km l’incentivo si applica a vetture che abbiano un prezzo di listino entro i 35.000 euro (Iva esclusa), che sale a 45.000 euro nel caso delle ibride plug-in.

“Questo nuovo Piano degli incentivi per il settore automotive poggia su tre pilastri: lo svecchiamento del parco auto italiano, uno dei più vecchi in Europa, il sostegno alla domanda delle persone con redditi più bassi, il rilancio della produzione di veicoli in Italia. Questo approccio si basa sulla convinzione che sia necessario un profondo cambiamento di rotta rispetto agli anni precedenti”, ha affermato il ministro Urso.

Resta da capire quando entrerà in vigore il Dpcm con il nuovo programma di incentivi, che deve ancora ottenere il via libera da parte del Consiglio dei ministri prima di passare al vaglio della Corte dei conti.

Visti tutti questi passaggi formali ancora da compiere, si stima che il nuovo Ecobonus 2024 sarà operativo non prima della fine di marzo, senza alcun effetto retroattivo: fino a quel momento varranno quindi gli incentivi vecchi, meno vantaggiosi, che potrebbero spingere le persone ad attendere l’entrata in vigore dei nuovi importi bloccando temporaneamente il mercato.

I dati sul mercato auto

Prendendo in esame tutte le alimentazioni, nel primo mese del 2024 le immatricolazioni hanno fatto registrare passo avanti del 10,7% rispetto al gennaio 2023, per 142.406 unità, secondo i dati di Motus-E.

A gennaio sono state immatricolate in Italia 2.947 vetture full electric (-56,6% rispetto al mese precedente e -11,6% rispetto a gennaio 2023), con una quota di mercato che scende al 2,1% rispetto al 6,1% registrato a dicembre 2023 e al 2,6% del gennaio 2023. Il parco circolante completamente elettrico si attesta così sulle 222.711 unità.

Il segretario generale di Motus-E, Francesco Naso, ha espresso apprezzamenti per i nuovi Ecobonus 2024, “che potranno senz’altro accelerare lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia, assottigliando il gap che ci separa dagli altri grandi Paesi europei”.

Naso ha anche menzionato alcuni ulteriori interventi migliorativi, come l’adeguamento del cap di prezzo per le auto elettriche incentivabili, con un allineamento a quello delle vetture ibride plug-in, che “favorirebbe senz’altro la produzione italiana ed europea di veicoli con zero emissioni allo scarico”, oppure la conferma dei fondi residui dei precedenti incentivi per la fascia emissiva 0-20 g/km di CO2, che “con le nuove agevolazioni tornerà ad essere particolarmente attrattiva, al punto da poter verosimilmente esaurire prima della fine dell’anno i fondi 2024”.

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