Detrazioni fiscali edilizia: “fondamentale mantenere cessione del credito e sconto in fattura”

Le proposte di Italia Solare e Coordinamento Free per sfruttare al meglio lo slancio positivo dei bonus fiscali.

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La scelte al vaglio del governo in materia di Superbonus 110% e detrazioni fiscali non convincono Italia Solare e il Coordinamento Free.

In due diverse note stampa hanno inviato le loro proposte per sfruttare al meglio lo slancio positivo che i bonus fiscali hanno finora generato nel settore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica.

Per entrambe le associazioni è fondamentale mantenere lo sconto in fattura e la cessione del credito, opzioni che, come abbiamo scritto, secondo la versione del ddl Bilancio entrata in Consiglio dei ministri la settimana scorsa, dal 2022 sarebbero applicabili al solo Superbonus e non al Bonus Casa del 50%, né all’Ecobonus.

Secondo Italia Solare “il mercato sta vivendo una situazione di forte congestione dovuta alla scarsità di materiali e componenti, pertanto un’interruzione anzitempo dei meccanismi che danno supporto finanziario al mercato, in particolar modo lo sconto in fattura e la cessione del credito d’imposta, andrebbe oltremodo a penalizzare i settori coinvolti, che da pochi mesi stanno veramente iniziando a operare, con particolare riferimento ai comparti dell’edilizia, serramenti, termico ed elettrico”.

In aggiunta, secondo il Coordinamento Free è necessario:

  • togliere il limite di reddito (Isee) sul Superbonus per le abitazioni singole, poiché crea una disparità di trattamento con i condomìni; vanno ipotizzati semmai criteri di accesso più stringenti del salto di due classi;
  • assicurare continuità per almeno 5 anni a tutte le misure del pacchetto detrazioni, incluso il Sismabonus, premiando gli interventi più meritevoli in termini di decarbonizzazione, rimandando a tal fine ad apposito provvedimento del MiTE, che, oltre alla modulazione delle aliquote, potrebbe anche promuovere altri aspetti positivi, come una progettazione ottimale, la raccolta dei dati sulle prestazioni conseguite negli immobili ristrutturati e l’ammissione dei contratti EPC.
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