Crisi dei chip, arrivano le gigafactory in Europa: Intel investirà 4,5 mld in Italia

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Il colosso Usa prevede anche di realizzare due super fabbriche in Germania e nuovi centri di ricerca e produzione in vari altri Paesi Ue.

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Intel, il colosso americano di chip, micro-processori e semiconduttori, punta a investire fino a 4,5 miliardi di euro in Italia per realizzare una nuova fabbrica.

A comunicarlo è la stessa multinazionale basata a Santa Clara, in California, spiegando di essere “in fase di negoziazione” con lo Stato italiano per il progetto. Il futuro impianto, precisa la nota, sarà dedicato alla fase di back-end nel processo di fabbricazione dei chip.

Lo stabilimento potrà creare 1.500 posti di lavoro in Intel e altri 3.500 posti tra fornitori e partner.

Nel complesso, Intel intende investire nei Paesi Ue circa 80 miliardi di euro nei prossimi dieci anni allo scopo “di bilanciare la filiera globale dei semiconduttori attraverso una significativa espansione della capacità produttiva di Intel in Europa”.

La mossa di Intel arriva in un periodo molto delicato per il mercato, con la crisi dei chip che in questi mesi ha colpito diversi settori industriali, tra cui quello automobilistico, a causa di molteplici fattori, in particolare: la domanda in crescita di microchip per le auto elettriche e più in generale per i dispositivi elettronici, gli aumenti dei prezzi delle materie prime (semiconduttori come silicio e germanio), il rallentamento delle consegne da parte dei produttori.

Tanto che Bruxelles ha cercato di correre ai ripari con il Chips Act di febbraio 2022, allo scopo di mobilitare più di 43 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati fino al 2030 per espandere la filiera europea di semiconduttori e microchip, analogamente al lavoro svolto finora sul fronte delle batterie (Battery Alliance e investimenti in gigafactory).

Anche in questo caso, Bruxelles intende ridurre la forte dipendenza dalle forniture asiatiche, che per i microchip vede in prima linea Taiwan.

Tornando a Intel e ai suoi piani europei, la multinazionale Usa ha annunciato i primi 17 miliardi di euro di investimenti per realizzare un centro innovativo in Germania per la produzione di semiconduttori, oltre che per creare un nuovo hub di ricerca e sviluppo in Francia e portare avanti diversi progetti in Irlanda, Italia, Polonia e Spagna.

Nella fase iniziale, Intel ha in programma di sviluppare due fabbriche di semiconduttori a Magdeburgo, capitale dello Stato federato tedesco Sassonia-Anhalt, con avvio della costruzione stimato per la prima metà del 2023 ed entrata in esercizio prevista per il 2027, in attesa delle approvazioni da parte della Commissione Europea.

Obiettivo è sviluppare in Germania una “Silicon Junction” a livello europeo per la realizzazione di microchip avanzati.

Un ecosistema di semiconduttori europeo, secondo il gigante Usa del settore, supporterà la transizione ecologica e contribuirà al Green Deal europeo, perché chip più efficienti possono ridurre il consumo energetico della generazione futura di prodotti digitali, offrendo al contempo soluzioni per supercalcolo e intelligenza artificiale.

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