Con il prossimo boom di auto elettriche in Cina e India il picco del petrolio è già dietro di noi?

L'ipotesi di Carbon Tracker in un nuovo rapporto sull'evoluzione dei trasporti a zero emissioni.

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Il boom delle auto elettriche nei mercati emergenti – Cina e India in testa – farà sparire una buona fetta del previsto incremento della domanda petrolifera nei prossimi dieci anni.

Tanto che il picco della domanda di petrolio potrebbe già essere alle nostre spalle.

A dirlo è Carbon Tracker in un nuovo rapporto (Nothing to lose but your chain. The emerging market transport leapfrog – link in basso), incentrato sulla diffusione dei veicoli elettrici da qui al 2030 e sul loro impatto per i consumi globali di oro nero.

Difatti, osserva Carbon Tracker, la maggior parte (80%) della prevista crescita della domanda petrolifera al 2030 su scala mondiale, è da attribuire ai trasporti stradali nei Paesi emergenti, soprattutto Cina e India.

La stima si basa sullo scenario elaborato dall’Agenzia internazionale dell’energia (IEA, International Energy Agency), in base alle politiche annunciate dai governi (stated policies) e che quindi rappresenta il business-as-usual, vale a dire, uno scenario privo di ulteriori misure per accelerare le vendite di veicoli elettrici.

In un quadro simile, la IEA si aspetta un aumento della domanda petrolifera pari a 5,3 milioni di barili giornalieri tra 2019 e 2030, di cui 4,4 milioni di barili (80% come detto sopra) imputabili alle maggiori importazioni dei Paesi emergenti.

Tuttavia, se i governi si muoveranno in una direzione diversa da quella del business-as-usual e spingeranno con più forza sull’auto elettrica – come indicato nello scenario di “sviluppo sostenibile” della IEA – le importazioni petrolifere dei Paesi emergenti potrebbero aumentare solamente di 0,6 milioni di barili giornalieri da qui al 2030, riducendo così del 70% circa la prevista crescita complessiva dei consumi globali di oro nero.

Facendo risparmiare, grazie anche ai prezzi più bassi del barile, circa 250 miliardi di dollari/anno in importazioni di petrolio.

Va detto che le previsioni sulla domanda petrolifera, in questi mesi, sono molto incerte e fluide, perché lo scenario continua a cambiare in relazione alla pandemia del Covid-19.

Secondo la IEA, l’auto elettrica farà il 40% delle vendite in Cina nel 2030, e in India farà il 30%, anche se queste stime, scrive Carbon Tracker, sono “relativamente poco ambiziose”.

Ricordiamo, ad esempio, che per Deloitte nel 2030 l’auto elettrica sarà balzata al 32% circa del mercato globale, con 31 milioni di nuove auto elettriche (comprese le ibride plug-in) vendute in tutto il mondo, di cui quasi metà in Cina.

E per la Cina al 2030, Deloitte stima una quota di mercato dell’elettrico (48%) superiore a quella indicata dalla IEA.

Tra l’altro, la Cina ha da poco annunciato di voler azzerare le sue emissioni di CO2 entro il 2060.

Ciò comporta, scrive Greentech Media citando fonti ufficiali di Pechino, che nel 2035 tutte le nuove auto vendute in Cina dovranno essere elettriche (100% elettriche o ibride plug-in).

In tema di consumi petroliferi mondiali, vale la pena ricordare che sia Rystad Energy sia la IEA, nelle loro analisi più recenti, hanno parlato di un picco del petrolio sempre più vicino, anche a causa della crescente espansione della mobilità elettrica.

Per quanto riguarda l’Italia, ricordiamo infine che a ottobre le auto elettrificate – le 100% elettriche assieme alle diverse tipologie di ibride elettriche – hanno quasi raggiunto le vetture diesel nelle vendite mensili.

Dai dati Unrae (Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri), è emerso che la somma di tutte le alimentazioni elettriche, ha portato a una quota complessiva di mercato pari al 28,8% quindi più del triplo in confronto a ottobre di un anno fa.

Così anche il nostro Paese è molto vicino a quanto descritto da Jato Dynamics per il mercato automobilistico europeo di settembre, quando per la prima volta in assoluto le vetture elettriche hanno venduto (anche se di pochissimo) più di quelle diesel.

E mentre La California ha approvato a settembre un ordine esecutivo che fissa al 2035 lo stop definitivo alla vendita di nuove auto a benzina/diesel, in Europa sono Norvegia e Olanda tra i Paesi più avanzati su questo fronte. La Norvegia, in particolare, punta a vendere soltanto vetture a zero emissioni dal 2025.

Intanto anche l’Italia inizia a pensare a soluzione di questo tipo: qualche settimana fa è stato approvato un ordine del giorno alla Camera, che impegna il governo a valutare lo stop alla commercializzazione di auto con emissioni superiori a 50 grammi di CO2/km dal 2035.

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