Le vendite globali di auto elettriche continuano a macinare record.
Nel 2022 si sono vendute oltre 10 milioni di auto “alla spina”, il 14% del totale, con la Cina a fare da apripista con il 60% circa del mercato complessivo.
E per il 2023 si parla di 14 milioni di auto elettriche vendute, in crescita del 35% rispetto allo scorso anno. Già nei primi tre mesi – da gennaio a marzo – si sono immatricolate 2,3 milioni di nuove vetture plug-in, il 25% in più in confronto allo stesso periodo del 2022.
I numeri arrivano dal Global EV Outloook 2023 dell’Agenzia internazionale dell’energia (Iea) e comprendono sia i modelli 100% elettrici sia le auto ibride ricaricabili alla presa di corrente, rispettivamente BEV e PHEV (Battery Electric Vehicle, Plug-in Electric Vehicle).
Più in dettaglio, come riassume il grafico sotto, si prevede che la Cina rimarrà il primo mercato mondiale nel 2023, con 8 milioni di auto elettriche vendute nell’intero anno, +30% sul 2022, davanti a Europa e Usa.
Per quanto riguarda l’Europa, il mercato ha fatto un +15% nel 2022 rispetto ai dodici mesi precedenti, con 2,7 milioni di vetture elettriche vendute. In termini percentuali, la crescita è stata più lenta in confronto al +65% toccato nel 2021 e alla media del 40% registrata nel periodo 2017-2019.
La quota delle elettriche a livello europeo è arrivata al 21%, quasi un’auto su quattro.
In termini di volumi, è in testa la Germania con 830mila vetture plug-in immatricolate nel 2022, oltre il doppio della Francia (330mila), con una fetta di mercato del 31%.
L’Italia è in controtendenza: le vendite di modelli elettrici sono diminuite, da 140mila nel 2021 a 115mila nel 2022. Le auto 100% elettriche (escluse quindi le ibride plug-in) vendute lo scorso anno nel nostro Paese sono state poco più di 49mila, a fronte delle 67mila nel 2021, in calo del 27%; la quota di mercato complessiva è quindi scesa al 3,7% (4,6% nel 2021, dati Motus-E).
Secondo Fatih Birol, direttore esecutivo della Iea, “i veicoli elettrici sono una delle forze trainanti della nuova economia energetica globale e stanno determinando una trasformazione storica dell’industria automobilistica in tutto il mondo”.
E queste tendenze, sottolinea Birol, “hanno implicazioni significative per la domanda globale di petrolio”: entro il 2030 i veicoli elettrici “eviteranno la necessità di almeno 5 milioni di barili al giorno di petrolio”, anche perché le auto sono solo la prima ondata della mobilità elettrica.
“Autobus e camion elettrici seguiranno presto”, afferma il numero uno della Iea.
Guardando al 2030, nello scenario “centrale” della Iea, denominato Aps (Announced Pledged Scenario) e basato su obiettivi e impegni annunciati finora dai governi, le vendite di veicoli elettrici raggiungeranno 45 milioni, il 35% circa del totale.
Si parla qui di veicoli elettrici complessivi, quindi non solo le auto ma anche furgoni, camion e bus.
Nel complesso, ci saranno circa 250 milioni di veicoli elettrici su strada nel 2030, di cui la maggior parte (ben oltre 200 milioni) sarà costituito dalle auto.
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