Aste neutre, in Polonia è l’eolico a vincere a mani basse contro il solare

In sintesi i risultati dell’asta mista per progetti sopra 1 MW di potenza.

ADV
image_pdfimage_print

In Polonia è stato l’eolico a “prendere tutto” nell’ultima asta per le rinnovabili riservata a progetti di potenza superiore a 1 MW, al contrario di quanto avvenuto in Germania e Francia, dove il fotovoltaico ha dominato la scena con i prezzi più competitivi in assoluto.

Parliamo sempre di un’asta neutra dal punto di vista tecnologico, quindi aperta alla concorrenza diretta tra eolico e solare.

Come riporta WindEurope, l’agenzia polacca per la regolazione dell’energia (Energy Regulatory Office, documento ufficiale in polacco allegato in basso) ha selezionato 31 progetti di 23 operatori, per quasi 1 GW di capacità totale.

Il prezzo medio delle offerte vincenti è stato pari a 45,7 euro/MWh al cambio corrente (196,17 zloty), con la tariffa più bassa scesa a circa 37 €/MWh mentre quella più alta è arrivata intorno a 50 €/MWh.

Sono prezzi “estremamente competitivi” secondo l’associazione eolica europea, inferiori ai risultati visti per l’eolico nelle recenti aste in Francia e Germania, tanto che il governo polacco utilizzerà solo il 55% del budget previsto inizialmente per questa tornata di nuovi progetti.

Intanto si attendono ancora i risultati dell’asta mista per progetti di minori dimensioni fino a 1 MW di potenza installata, che si è svolta il 19 novembre: in questo caso, è probabile che sia invece il fotovoltaico ad aver prevalso, secondo gli analisti citati da Pv-Magazine in un breve resoconto sull’andamento di questi bandi per le rinnovabili in Polonia.

In Francia e Germania, ricordiamo in breve, il fotovoltaico ha conquistato tutta la capacità messa a disposizione nelle aste neutre di novembre con prezzi di 52-54 euro/MWh mentre la fonte eolica è rimasta su valori ancora più elevati.

Intanto in Italia, la nuova versione del decreto Fer 1 ha previsto dei “meccanismi di riallocazione della potenza” per attenuare il principio di neutralità tecnologica nelle aste (ma non nei registri), riservando una certa percentuale della capacità disponibile alla fonte rinnovabile meno competitiva, il cosiddetto contingente di salvaguardia.

In sostanza, si vuole evitare che il fotovoltaico  conquisti il 100% della capacità messa a gara, a scapito dell’eolico, oppure viceversa, anche se in questa fase il fotovoltaico appare certamente favorito per molteplici ragioni, tra cui la disponibilità di siti idonei.

ADV
×