Artato frazionamento, sequestrato parco fotovoltaico da 9,5 MW in Abruzzo

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Secondo le indagini della Guardia di Finanza, il progetto è stato diviso in 10 impianti sotto al MW per ricevere maggiori incentivi e facilitare il processo di permitting.

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Nell’ambito di un’operazione della Guardia di Finanza del 21 settembre sono stati sequestrati dieci impianti fotovoltaici e beni per oltre 24 milioni di euro nelle province di Chieti e Pescara.

Secondo i Finanzieri della Compagnia di Lanciano, si tratterebbe di un “artato frazionamento” di un parco FV, cioè della suddivisione fittizia di un unico progetto, per accedere agli incentivi maggiori che il conto energia riservava alle taglie inferiori, oltre che per facilitare gli iter autorizzativi.

Secondo la nota della GdF, un’unica proprietà, attraverso la costituzione di 4 società, ha realizzato un parco fotovoltaico da 9,5 MW, frazionandolo in 10 impianti, dichiarandoli autonomi e indipendenti, ciascuno di potenza inferiore a 1 MW (si vedano le foto dal comunicato della GdF).

Nel registro degli indagati sono state iscritte 7 persone fisiche per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato e 4 persone giuridiche per l’illecito amministrativo previsto dal D. Lgs. 231/2001 (Responsabilità amministrativa degli enti).

Come anticipato, è inoltre scattato il sequestro preventivo dei dieci impianti fotovoltaici e dei beni.

Gli incentivi indebitamente percepiti arriverebbero a 24,4 milioni e per questo la GdF ha sequestrato partecipazioni societarie e 58 immobili, tra cui ville e abitazioni “di assoluto pregio, anche di interesse storico-culturale”, nei comuni di Chieti, Lanciano, Mozzagrogna, Pescara e Cepagatti.

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