La domanda di elettricità in Italia a ottobre è stata di 26,2 TWh, in calo dello 0.8% sullo stesso mese de 2019.
La produzione elettrica nazionale del mese ha registrato invece un calo più sensibile, -2,8% rispetto ad un anno fa. Questi, in sintesi, alcuni dei dati desunti dal report mensile di Terna di ottobre 2020 (allegato in basso).
Per un maggiore dettaglio va detto che a ottobre c’è stato un giorno lavorativo in meno (22 vs 23) e una temperatura media mensile inferiore di 2,5 °C rispetto a ottobre 2019. pertanto, il dato destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura porterebbe ad una variazione di -0,6%.
Nel mese le fonti rinnovabili hanno generato 9,9 TWh, cioè il 37,8% della richiesta elettrica mensile contro il 29,3% di un anno prima. Per quanto riguarda la produzione elettrica interna le rinnovabili hanno coperto il 44,3% del totale (il 33,7% ad ottobre 2019).
Questo buon risultato delle rinnovabili elettriche è da imputare essenzialmente all’idroelettrico che aumenta di quasi il 49% sull’ottobre 2019 (+1,5 TWh)
Al contempo significativo è il calo della generazione elettrica da fonti fossili: 2,8 TWh in meno arrivano infatti dal termoelettrico. L’eolico cresce di quasi il 57% (+600 GWh) e il fotovoltaico del 9,8%.
Nella tabella di Terna i dati del mese e del periodo gennaio-ottobre 2020.
In quest’altro grafico di Terna la visualizzazione dell’andamento dei consumi elettrici nel paese nel 2020 e la variazione rispetto agli stessi mesi del 2019. Si noti il forte calo nel periodo del lockdown e di parziale chiusura nei mesi che vanno da marzo a giugno.
I dati del periodo gennaio-ottobre 2020
Anche dal grafico precedente si può vedere come in dieci mesi la domanda di energia elettrica in Italia risulti più bassa del 6,2% in confronto al 2019. Finora la richiesta elettrica del paese si è ridotta di circa 16,7 TWh rispetto ad un anno fa.
Al 31 ottobre tutte le rinnovabili elettriche hanno prodotto circa 99,6 TWh (che scendono a circa 98,2 TWh se consideriamo l’apporto dell’idroelettrico per il pompaggio). In generale quasi 4,8 TWh in più del 2019, con una quota sulla domanda del 39,7% (lo scorso anno si era al 35,4%)
Come si può vedere dal grafico in basso questa è la quota di fonti rinnovabili più alta registrata nel periodo considerato.
Per quanto riguarda la produzione elettrica nazionale, le rinnovabili hanno finora contribuito per il 43,6% sul totale (questa quota era al 39,8% un anno fa).
Nel periodo gennaio-ottobre 2020 il termoelettrico è calato del 9,2%, con 14,5 TWh in meno sul 2019.
In questo grafico l’andamento della domanda di energia elettrica e la produzione da rinnovabili nei periodi che vanno da gennaio a ottobre, dal 2014 al 2020.
Sempre sull’anno il fotovoltaico con 23,6 TWh generati finora, fa registrare un aumento sul 2019 del 9,5%. Anche l’idroelettrico ha prodotto più dello scorso anno: oltre 2,7 TWh sullo stesso periodo di un anno fa (+7,2%).
L’energia eolica si rimette in linea con la generazione del 2019: -2,5%. In calo dell’1,1% la produzione geotermica, mentre è stabile quella da bioenergie.
In questi dieci mesi del 2020, il fotovoltaico ha soddisfatto il 9,4% della domanda elettrica (a ottobre 2019 questa quota era pari all’8%). L’energia eolica copre il 6,2% (era al 5,8% lo scorso anno). Insieme, dunque, FV ed eolico hanno contributo alla domanda elettrica nazionale per il 15,6%, con una produzione di circa 39,1 TWh, quindi con 2,1 TWh in più del 2019.
Da questo mese la quantità di energia elettrica generata dall’idroelettrico nell’anno in corso supera nuovamente quella del solare FV ed eolico messi insieme. L’idroelettrico contribuisce al 15,7% della richiesta elettrica, considerando anche la quota di produzione per apporto al pompaggio (era al 14,2% del 2019).
La generazione da bioenergie soddisfa al momento il 5,9% della richiesta elettrica e la geotermia all’1,9%.
L’energia eolica e quella solare fotovoltaica insieme, a fine ottobre rappresentano il 39,2% della produzione di tutte le fonti rinnovabili elettriche nazionali (lo scorso anno la quota era al 39%). L’idroelettrico è al 41,1%.
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- Rapporto mensile Terna (ottobre 2020)
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