Non solo bandi alle auto diesel: le pratiche “sostenibili” nelle città

Anversa, Bristol, Stoccolma, Seul e tante altre città: un documento del GSE raccoglie diversi esempi di misure adottate nei centri urbani, soprattutto europei, per ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità della vita, nell’ambito dell’Agenzia Onu 2030 per lo Sviluppo sostenibile.

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Da Amburgo a Zurigo, passando per altre diciotto grandi città europee più Hong Kong, Singapore e Seoul, un nuovo studio del GSE ha raccolto le buone pratiche di “sostenibilità” messe in campo dalle amministrazioni locali per ridurre l’inquinamento atmosferico.

Il tema della qualità dell’aria e, più in generale, della qualità della vita nei centri urbani, è tornato di grande attualità in queste settimane, soprattutto con due notizie dalla Germania, che è finita nel mirino della Commissione Ue, al pari dell’Italia, per aver continuamente sforato i limiti di gas-serra nelle città.

Prima si è parlato della possibilità di far viaggiare gratis le persone sui mezzi pubblici tedeschi, nell’ambito di un pacchetto di soluzioni proposte a Bruxelles per diminuire l’uso delle auto private; poi la corte amministrativa federale di Lipsia ha stabilito che i singoli comuni possono bandire la circolazione di vetture diesel senza chiedere il via libera al governo centrale (vedi QualEnergia.it: Le città in Germania potranno bandire le auto diesel. Lo farà anche Roma).

Nel suo documento (Città sostenibili: buone pratiche nel mondo, allegato in fondo all’articolo), il Gestore dei servizi energetici ha esaminato alcune politiche cittadine, volte a raggiungere l’obiettivo fissato dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile.

Nelle città, evidenzia il GSE, si concentra più del 50% della popolazione mondiale; inoltre, le città consumano più del 75% delle risorse globali, con un impatto molto rilevante in termini di emissioni di sostanze nocive legate all’energia utilizzata per le industrie, i trasporti e gli edifici.

Che cosa possono fare le aree urbane, a parte vietare l’utilizzo dei veicoli più inquinanti, per “ripulire” l’aria e promuovere l’efficienza energetica?

Di seguito qualche esempio di misure adottate in Europa in vari settori:

  • Anversa. Rete di navigazione interna sui canali per il trasporto locale delle merci.
  • Bristol. Estensione del limite di velocità a 30 km/h sull’80% del tessuto stradale cittadino.
  • Francoforte. Bonus in contanti per famiglie e piccole imprese che riducono i consumi elettrici di almeno il 10% in un anno con interventi di efficienza (Frankfurt Spart Strom).
  • Seoul. Programma Eco Mileage che premia il risparmio energetico ottenuto da famiglie e imprese assegnando dei punti spendibili in vario modo, ad esempio per l’acquisto di prodotti “verdi”.
  • Stoccolma. Incremento delle fonti rinnovabili in campo elettrico con l’obiettivo di arrivare al 100% ed essere totalmente “fossil-free” entro il 2040 (vedi anche QualEnergia.it: In aumento le città alimentate per oltre il 70% da fonti rinnovabili).

Lo studio del GSE sulle città sostenibili (pdf)

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