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ANIE Confindustria boccia lo ‘Sblocca Italia’: soluzione insufficiente

  • 3 Settembre 2014

"Ci aspettavamo una vera e propria scossa al Sistema Paese e invece abbiamo ottenuto, con le attuali coperture, solo briciole", così Andrea Gemme, Presidente di ANIE Confindustria sul D.L. Sblocca Italia. Il comunicato stampa dell'Associazione.

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“ANIE Confindustria ripone grande fiducia nel Decreto Sblocca-Italia, ma purtroppo dobbiamo constatare che la traduzione delle idee originarie in pratica è, al momento, del tutto insufficiente”. Così Andrea Gemme, Presidente di ANIE Confindustria commenta il D.L. Sblocca Italia, ancora in stato di ‘work in progress’, in attesa che vengano risolti i problemi di sostenibilità economica.

“10 miliardi di euro, a fronte dei 43 inizialmente annunciati, costituiscono un fondo davvero esiguo – continua il Presidente Gemme – ci aspettavamo una vera e propria scossa al Sistema Paese e invece abbiamo ottenuto, con le attuali coperture, solo briciole”.

“Lo Sblocca Italia contiene una serie di titoli assolutamente condivisibili: dallo sblocco dei cantieri alla semplificazione delle procedure edilizie, dalla rottamazione delle case a bassa prestazione energetica alla liberalizzazione dei lavori domestici, ma non è abbastanza – argomenta il Presidente Gemme – Il settore delle costruzioni necessita di provvedimenti immediati, uno su tutti la stabilizzazione delle aliquote di ecobonus e bonus ristrutturazione. Secondo le indiscrezioni che circolano in queste ore, infatti, la stabilizzazione del bonus 65% slitterà alla Legge di Stabilità per il 2015, mentre il bonus 50% è ancora a rischio e si paventa l’abbassamento automatico dello sgravio di dieci punti percentuali per il prossimo anno. Ma non bisogna dimenticare che gli interventi in materia di efficientamento energetico e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente si sono rivelati avere una doppia valenza, di elemento anticongiunturale da un lato e di saving energetico dall’altro”.

“Vogliamo dare ancora fiducia a questo esecutivo – conclude il Presidente di ANIE Confindustria – anche se non è ancora riuscito a mettere in atto quegli strumenti in grado di far tornare l’Italia attrattiva per gli investitori, di riportare le fabbriche nel Paese, crearne di nuove e contribuire ad abbattere l’attuale tasso di disoccupazione del 12%. Solo individuando le priorità di intervento, lo Sblocca Italia può non essere una occasione sprecata”.

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