Il ministro dell’ambiente Corrado Clini ha annunciato oggi, nel corso della conferenza del Pd sull’economia verde, di avere trasmesso al Consiglio dei Ministri per l’approvazione una misura finalizzata a sostenere con un incentivo fiscale l’assunzione di almeno 60.000 giovani esperti nelle imprese che operano nei settori avanzati della green economy e della protezione del territorio.
La misura prevede l’applicazione di un credito di imposta alle imprese che assumono a tempo indeterminato giovani di età inferiore ai 35 anni, (con una riserva del 30% a giovani di età inferiore a 28 anni) da impiegare nei seguenti settori :
-protezione del territorio, per la prevenzione del rischio idrogeologico e sismico;
-ricerca, sviluppo e produzione di biocarburanti di seconda e terza generazione;
-ricerca, sviluppo e produzione di tecnologie innovative nel solare fotovoltaico, nel solare a concentrazione, nel solare termodinamico e nella geotermia.
Le nuove assunzioni dovranno essere aggiuntive rispetto alla media totale degli addetti degli ultimi 12 mesi.
Il credito di imposta copre il 40% del costo lordo salariale di ogni singolo nuovo addetto.
La stima delle minori entrate è pari a 360 milioni negli anni 2013, 2014, 2015.
La copertura del costo è assicurata dalla rimodulazione di risorse disponibili e non impiegate.
Il Ministro Clini ha messo in evidenza che, sulla base delle valutazioni del Ministero, la misura tende a ripagarsi nel breve-medio periodo e a generare successivi effetti positivi sulla finanza pubblica.
Secondo Clini questa misura deve essere adottata come “pilota” per altre misure analoghe finalizzate alla crescita e alla competitività dell’economia italiana.
In particolare, anche limitandosi a considerare il solo impatto diretto della misura:
Ø il saldo per la finanza pubblica rimane negativo per i primi due anni ma migliora sensibilmente, attestandosi su una media di circa -100 milioni/anno;
Ø dal terzo anno il saldo pubblico diventa positivo e a regime si avvicina +420 milioni/anno;
Ø ragionando in termini cumulati, l’esborso complessivo è azzerato dopo appena tre anni dal lancio della misura.
Questi numeri migliorano ancora se si includono gli effetti indotti: in particolare il saldo negativo del primo anno scende sotto agli 85 milioni e i tempi di recupero si accelerano ulteriormente.
(da comunicato Minambiente)