V conto energia, Gifi supporta la proposta di riduzione senza registro

  • 21 Maggio 2012

Per l'associazione di categoria del FV, "l’adozione del registro con una soglia di accesso così bassa contribuerebbe solo ad aumentare la burocrazia mettendo a forte rischio lo sviluppo sostenibile del mercato anche e soprattutto a causa dell’enorme incertezza inerente la fattibilità dei progetti fotovoltaici a discapito della loro bancabilità".

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Il 5° Conto Energia è stato scritto con l’obiettivo di contenere la spesa legata agli incentivi in un’ottica di gestione efficiente e sostenibile delle risorse a disposizione per incentivare l’industria fotovoltaica italiana. “Seppur l’obiettivo sia condivisibile – dichiara Valerio Natalizia, Presidente GIFI-ANIE – ritengo che l’implementazione del registro gestito dal GSE per tutti gli impianti con potenza di picco superiore a 12 kWp non sia lo strumento adatto per perseguirlo.”

“L’adozione del registro con una soglia di accesso così bassa – continua Natalizia – contribuerebbe solo ad aumentare la burocrazia mettendo a forte rischio lo sviluppo sostenibile del mercato anche e soprattutto a causa dell’enorme incertezza inerente la fattibilità dei progetti fotovoltaici a discapito della loro bancabilità. Se poi consideriamo il già difficile accesso al credito per l’industria, il quadro che si delinea per il mercato fotovoltaico non è confortante.”

ANIE/GIFI propone al Governo una soglia di accesso ai registri di 200 kW, più compatibile con gli obiettivi di promozione dell’autoconsumo e del controllo della spesa.

L’impegno di ANIE/GIFI è quello di sensibilizzare Governo e Regioni su questo aspetto, che tutta l’associazione ritiene cruciale per la sopravvivenza dell’industria stessa.

“Come avevamo fatto già durante i negoziati per il 4° Conto Energia con il precedente Governo – conclude Natalizia – abbiamo proposto alle Istituzioni l’adozione di un sistema di controllo della spesa virtuoso che all’aumentare della potenza connessa alla rete elettrica preveda un ulteriore decremento della tariffa nel periodo di riferimento successivo. Così facendo la spesa continuerebbe a essere monitorata e si eliminierebbe l’elemento di insicurezza legato a una soglia registro troppo bassa”.

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