Via l’eternit, giù il fotovoltaico. E il porto di Ancona rinasce

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Completato il progetto di riqualificazione degli stabilimenti industriali della ex Tubimar voluto dall’Autorità Portuale e realizzato da Conscoop, Edra Ambiente ed Energy Resources. Lunedì 11 luglio si è svolta la cerimonia inaugurale.

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Un’area in degrado diventa fonte di energia pulita. Gli stabilimenti industriali della ex Tubimar nella zona portuale di Ancona sono stati oggetto di un vasto intervento di riqualificazione voluto dall’Autorità Portuale di Ancona e dalla Holding Porto Ancona. L’intervento ha incluso la bonifica da amianto, materiale inquinante, e la successiva installazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 3.200 kWp (pari all’energia elettrica necessaria per soddisfare il fabbisogno di circa 1600 abitazioni). L’inaugurazione si è tenuta ieri, lunedì 11 luglio, alla presenza di Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche, e Luciano Canepa, presidente dell’Autorità Portuale di Ancona.


L’intervento è stato realizzato con il concorso di tre realtà: Conscoop, Consorzio di cooperative attive nel settore delle costruzioni e dei servizi con sede a Forlì, Edra Ambiente, impresa che opera nel settore delle costruzioni e gestioni ambientali con sede a Senigallia (An), ed Energy Resources, azienda attiva nel settore delle energie rinnovabili con sede operativa a Jesi (An).


La riqualificazione ha interessato gli undici capannoni del complesso industriale ed è stato completato in dieci mesi. L’intervento di bonifica da amianto e sostituzione delle coperture ha riguardato una superficie di 52.000 mq; successivamente è stato installato l’impianto fotovoltaico, totalmente integrato, che occupa 18.907 mq di copertura degli edifici e impiega 15.248 moduli ad alta efficienza, con una produzione annua attesa di 1.180 kWh/kWp. L’impianto eviterà ogni anno l’immissione in atmosfera di 623 tonnellate di CO2.


Come previsto dal bando predisposto dall’Autorità Portuale attraverso la sua società Holding Porto Ancona, l’impegno economico complessivo per l’intervento, pari a 16,3 milioni di euro, è totalmente a carico dell’associazione temporanea d’impresa (formata da Conscoop, che ha affidato la realizzazione operativa ad Edra Ambiente, ed Energy Resources). A fronte di un canone, l’Ati avrà per 20 anni la concessione dell’impianto da parte dell’Autorità portuale e dunque la possibilità di vendere alla rete nazionale l’energia elettrica ottenuta.


L’area ex Tubimar del Porto di Ancona diventa oggi un esempio virtuoso in Italia di come le energie rinnovabili costituiscano non solo la via principale per uno sviluppo sostenibile, ma anche uno strumento fondamentale di recupero di aree in degrado. Nei capannoni riqualificati sono già operative tre aziende e altre ne verranno: come ha sottolineato Paolo Zoppi, vicepresidente della Holding Porto Ancona, l’intervento rappresenta quindi anche un volano per le attività dello scalo.


Sull’aspetto ambientale ha focalizzato l’attenzione Sandro Donati, assessore regionale all’energia: “La Regione Marche, prima Regione in Italia, ha aderito alla rete eternit free. L’amianto è ancora un problema diffuso e vogliamo promuovere l’opportunità degli interventi di bonifica: come Regione abbiamo contribuito al grande risultato di un’alta incentivazione a sostegno. Il progetto realizzato al Porto di Ancona – ha aggiunto – presenta in particolare tre aspetti di utilità: la promozione delle fonti rinnovabili, la riqualificazione con bonifica amianto, e l’impiego di fotovoltaico su tetto che non toglie spazio al territorio”.


Forte soddisfazione è stata espressa da Mauro Carboni, presidente di Edra Ambiente, che ha sottolineato l’impiego importante di maestranze locali, e da Giovanni Emidi, presidente di Energy Resources, che ha ribadito l’importanza di una sinergia tra pubblico e privato che in momenti di difficoltà economiche, occupazionali e sociali può dare risposte valide e durature alla collettività.

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