La Val di Susa e la mobilità sostenibile

La ferrovia Torino-Lione in Val di Susa è un'infrastruttura indispensabile per una mobilità più efficiente e sostenibile? Non secondo il professor Tartaglia del Politecnico di Torino e l'ingegnere dei trasporti Debernardi, di cui ripubblichiamo un intervento. Quali priorità per migliorare gli spostamenti di merci e passeggeri nella Regione.

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In Val di Susa oggi, dopo una mattinata di violenti scontri, si ri-aprono i cantieri per la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. Una grande opera molto contestata che si sta tentando di imporre manu militari alle popolazioni locali.


Chi pensa che la linea TAV vada fatta comunque porta spesso come argomentazione il fatto che questo collegamento sia indispensabile per una mobilità europea più efficiente e sostenibile. Ma diversi esperti di mobilità smentiscono che sia così: non solo l’alta velocità in Val di Susa rischia di avere un pesante impatto ambientale a livello locale, ma è anche un opera  per nulla prioritaria per migliorare il sistema dei trasporti transfrontalieri. Tra questi ci sono il professor Angelo Tartaglia del dipartimento di ingegneria del Politecnico di Torino e l’ingegnere del Trasporti Andrea Debernardi.


Riproponiamo (vedi allegato in basso) un loro intervento pubblicato sulla rivista QualEnergia nel 2008, ancora attuale nei contenuti.

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