Francia, un referendum per abbandonare il nucleare?

CATEGORIE:

Come condizione per l'alleanza elettorale con i Socialisti i verdi francesi chiedono un referendum sul nucleare. Serve una consultazione popolare sulla scelta definitiva di abbandonare l'atomo, cominciando con lo spegnere le centrali più vecchie e annullare la costruzione delle nuove.

ADV
image_pdfimage_print

Un referendum sul nucleare anche in Francia? Lo chiedono i Verdi francesi: se non ci sarà una consultazione popolare per decidere in merito all’abbandono progressivo dell’atomo non si farà l’alleanza con i Socialisti. La richiesta ufficiale in una lettera di José Bové, Daniel Cohn-Bendit, Eva Joly e Nicolas Hulot  pubblicata  su “Le Monde” (vedi allegato in basso). I Verdi ribadiscono di essere favorevoli a una “uscita progressiva dal nucleare, attraverso la chiusura immediata delle centrali più vecchie e in zone sismiche, l’arresto del cantiere Epr di Flamanville e il non rinnovo delle centrali in base alla durata di vita attuale”.


“Questa uscita – sottolineano – deve essere il frutto di una scelta democratica” e quindi di un referendum, l’unico modo per assicurare la necessaria continuità politica a decisioni destinate a durare nel lungo-termine. Inoltre, un referendum potrà “rimettere in discussione il ‘consenso atomico’ che ci ha fatto perdere tanto tempo nello sviluppo delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica”.


La lettera di Bové, Cohn-Bendit, Joly e Hulot ricorda che lo stesso presidente dell’Autorità per la sicurezza nucleare francese (Asn), André-Pierre Lacoste, ha ammesso che “nessuno può garantire che non vi sarà mai un incidente grave in Francia” e che persino il ministro dell’Ambiente tedesco, il conservatore Norbert Röttgen, è dovuto arrivare alla conclusione che “se nel breve-termine il costo del nucleare appare conveniente, nel caso di un incidente è certamente troppo elevato”. Occorrerebbe quindi avviare per la prima volta un vero dibattito sull’atomo, per sapere “se i francesi vogliono o non vogliono assumersene collettivamente i rischi”.

ADV
×