Nasce Ifi, nuova associazione di categoria del fotovoltaico

  • 28 Aprile 2011

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Nasce un'altra sigla nel panorama già variegato e diviso delle associazioni di categoria del fotovoltaico italiano. Si chiama IFI, Imprese Fotovoltaiche Italiane. Mission: affrontare il tema dell'incentivazione in un'ottica di investimento di lungo periodo per il Paese.

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Nasce un’altra sigla nel panorama secondo molti già troppo variegato e frammentato delle associazioni di categoria del fotovoltaico italiano. Si chiama IFI (Imprese fotovoltaiche italiane) e intende “porsi come punto di riferimento per istituzioni, enti e imprese industriali del settore per operare alla ricerca di soluzioni condivise volte allo sviluppo della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica da fonte solare.”


Il progetto – si legge nel primo comunicato di IFI – sarà realizzato in armonia con il ridisegno del piano di azione nazionale per l’approvvigionamento energetico operando in modo organico e sinergico con le altre rappresentanze industriali italiane.


La posizione del Comitato IFI in tema di sviluppo delle fonti rinnovabili affronta il tema dell’incentivazione in un’ottica di investimento di lungo periodo per il Paese e ritiene necessario e urgente affrontare il tema dell’incentivazione attraverso il contenimento e la diminuzione delle risorse con la prospettiva di un loro riorientamento.


”Considerare l’incentivo al settore come un mero supporto all’adozione del fotovoltaico – ha dichiarato Filippo Levati, direttore generale di MX Group S.p.A. e presidente di IFI – è poco lungimirante e produce distorsioni di mercato, non generando un reale valore e benessere diffuso per il paese e per i cittadini. E’, invece, necessario adottare una logica di investimento con un orizzonte certo e con strumenti che orientino le risorse di chi accede agli incentivi verso lo sviluppo di processi industriali, tecnologie e competenze”.


Un approccio, questo, ”che consentirebbe all’industria del nostro Paese di consolidarsi e competere a livello globale una volta che la grid parity verrà raggiunta e il mercato non avrà più necessità di incentivi per lasciare spazio al libero confronto fra le imprese più efficienti e virtuose”. Occorre, inoltre, secondo il presidente, premiare i segmenti più aderenti ai modelli di generazione e consumo di energia da fonte fotovoltaica che favoriscano l’autoconsumo e tutte le sinergie possibili con interventi combinati come l’efficientamento energetico o lo smaltimento di coperture in amianto.

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