Target rinnovabili 2030: anche le utility vogliono alzarlo al 35%

Ieri sei grandi dell'energia, tra cui Enel, hanno diffuso un appello affinché sia rivisto al rialzo l'obiettivo europeo sulle rinnovabili per il 2030, proposto dalla Commissione al 27% degli usi finali. Le sei utility chiedono un target vincolante al 35%. La lettera.

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Enel, la spagnola Iberdrola, la tedesca EnBW, la danese Orsted, la britannica See e la portoghese Edp: sono questi i sei grandi nomi dell’energia che ieri, in coincidenza non casuale con l’avvio della Cop 23 di Bonn, hanno fatto sentire la loro voce per un impegno europeo più deciso sulle rinnovabili.

Secondo le sei utility (lettera in allegato in basso), l’obiettivo per le rinnovabili del 27% sui consumi finali al 2030 proposto dalla Commissione europea “manca di ambizione”, si chiede invece un target vincolante al 35% .

Avere un target basso come quello proposto dall’esecutivo europeo, si argomenta, “rallenterebbe l’attuale tasso di sviluppo delle rinnovabili nella Ue, influendo negativamente sulla catena del valore dell’industria e mettendo a rischio i risultati e i vantaggi competitivi raggiunti nel passato decennio”.

Meglio allora, per le sei, puntare al 35% di fonti pulite sugli usi finali, “da raggiungere attraverso l’aumento dell’elettrificazione dei trasporti e del riscaldamento, assieme a un nuovo mercato elettrico ridisegnato per accogliere le rinnovabili”.

Grazie alla “significativa riduzione dei costi realizzata negli ultimi anni”, spiega la dichiarazione, “le rinnovabili sono adesso in Europa l’opzione più competitiva per la nuova generazione elettrica” e il settore dell’energia “sta perciò attraversando una trasformazione senza precedenti, spostandosi dai modi tradizionali di generare, distribuire e vendere l’elettricità verso un nuovo paradigma incentrato sulle rinnovabili”.

L’appello di Enel e le altre cinque compagnie arriva dopo il voto della commissione Ambiente del parlamento europeo, la Envi, che, come le utility, il 24 ottobre si è espressa per un obiettivo vincolante al 35%.

Sul tema, la commissione Industria, Ricerca ed Energia (Itre), che è quella competente per la direttiva sulle rinnovabili, si esprimerà il prossimo 28 novembre. A settembre si era dichiarata unanime sulla necessità di alzare l’obiettivo rinnovabili 2030, ma non aveva trovato un accordo sui numeri.

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