Superbonus 110%, a ottobre ammessi a detrazione 3,8 miliardi di euro

Toccata quota 55 miliardi per totale investimenti ammessi a detrazione. Intanto il nuovo esecutivo studia nuove possibilità per riavviare la cessione del credito e abbassare l'aliquota del Superbonus al 90% dal 2023.

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Dopo il picco di oltre 8 miliardi registrato a settembre, rallenta il ritmo di crescita degli investimenti ammessi alla detrazione fiscale del Superbonus 110%.

Nel mese di ottobre ammontano a circa 3,8 miliardi di euro. Un dato comunque superiore alla media di circa 2-3 miliardi registrata nei mesi precedenti. A fine ottobre sono 55 i miliardi di euro di investimenti ammessi a detrazione (38,3 per lavori conclusi).


Restano pressoché invariate le percentuali di distribuzione degli investimenti: i condomini sono sempre una minoranza che riguarda il 12,4% degli immobili ammessi alla maxi detrazione, sale invece al 58,5% la percentuale delle unifamiliari, il restante 29,1% riguarda gli edifici funzionalmente indipendenti.

La Lombardia guida ancora la classifica delle regioni, con circa 9,2 mld € ammessi a detrazione per 50.161 asseverazioni depositate. Seguono, nell’ordine, Veneto (5,4 mld €), Lazio (5,1 mld €), Emilia Romagna (4,6 mld €).

Intanto, come già anticipato, il nuovo esecutivo sta studiando nuove possibilità per riavviare la cessione del credito e abbassare l’aliquota del Superbonus.

È quanto anticipato dal Sottosegretario al MEF Federico Freni, secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore Radiocor. Per Freni, infatti, “il 90% è più di un’ipotesi ed è allo studio l’estensione per le unifamiliari per cui c’era il termine del 30 settembre, termine che si puo’ riaprire per le fasce di reddito che ne hanno realmente bisogno”.

“Sul fronte dei crediti – prosegue Freni – c’è una sola cosa che non possiamo più accettare: che ci siano imprese con cassetti fiscali pieni di crediti che non riescono a scontare. Risolto il problema delle imprese che non possono scontare i crediti si valuterà subito come gestire il decalage che certamente dovrà essere diverso”.

Il sottosegretario annuncia un nuovo intervento per sbloccare i crediti, ma anche per stabilizzare la normativa in materia. “Troveremo una soluzione per dare respiro alle imprese, ma questo respiro non può essere un bagno di sangue per le casse dello Stato”, ha concluso il sottosegretario all’Economia.

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Si veda anche: Tutto sul Superbonus 110%, la raccolta di QualEnergia.it

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