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Sonnen EINS day: fotovoltaico residenziale, quale mercato dopo il Superbonus?

Durante la seconda edizione dell'evento, organizzato da sonnen insieme alle sue aziende partner, si è discusso sulle prospettive del mercato nazionale e sui possibili nuovi driver della domanda di solare.

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Dopo la fine del Superbonus a trainare la domanda di fotovoltaico potrebbero esserci nuovi driver: il costo elevato dell’energia, la necessità di contenere il cambiamento climatico e la riduzione delle scorte di gas. Bisogna però avere una programmazione di medio-lungo periodo, stabilizzando ad esempio le detrazioni fiscali.

Questo, in estrema sintesi, un quadro delle prospettive del mercato del fotovoltaico residenziale nazionale delineato lo scorso 1 luglio, nella cornice di “Villa Erba” a Cernobbio (CO), durante la seconda edizione del “sonnen EINS day“. L’evento è stato un’occasione per ripercorrere le evoluzioni e le novità che hanno interessato il mercato del fotovoltaico italiano e il relativo contesto normativo del 2021.

Da due anni sonnen organizza questo evento insieme alle Agenzie EINS (Energy Indipendence Network sonnen) con le loro reti vendita, ai Partner tecnici e commerciali, alle Associazioni di categoria e al Team sonnen.

“L’introduzione dello sconto in fattura nel luglio 2019, subito abrogato nel mese di dicembre – ha spiegato Vincenzo Ferreri, Amministratore Delegato di sonnen Srl e sonnen eServices Italia Srl – è stata la molla iniziale che ci ha consentito di studiare un nuovo modello organizzativo, che avrebbe consentito di rivolgerci anche al canale B2C. Quando poi, con il Superbonus, lo sconto in fattura è stato reintrodotto a pieno titolo, sonnen era già pronta a gestire questa rivoluzione e a scendere in campo con una struttura ben organizzata e flessibile, in grado di gestire tutti i processi senza appesantirne la gestione interna”.

Con questo obiettivo l’azienda ha investito sia nella creazione di una rete di partner esterni, sia nel rafforzamento della struttura interna in ambito operation, finance, logistica, service, internal sales, back office.

“Questo ci ha consentito di cavalcare l’onda con un’adeguata pianificazione del programma di crescita. E ora siamo pronti per affrontare il triennio 2023-2026. Siamo tra i cinque maggiori player in Italia per numero di installazioni effettuate e copriamo l’intero territorio nazionale”, ha concluso Ferreri.

Per il prossimo futuro restano però alcuni importanti interrogativi sul nuovo scenario di mercato, che vede una battuta di arresto delle risorse allocate per il Superbonus e sulle reazioni della domanda di settore. Dubbi e incertezze simili a quelle già vissute all’indomani della fine del Conto Energia, commenta dall’azienda che produce sistemi di accumulo.

Per rispondere e sciogliere questi interrogativi sono intervenuti, durante l’evento sonnen, l’Avv. Emilio Sani, Consigliere di Italia Solare e l’ing. Michelangelo Lafronza, Segretario di ANIE Rinnovabili, entrambi concordi nel ritenere necessaria “la stabilizzazione di un sistema di agevolazioni fiscali che possano diventare strutturali”.

“Abbiamo purtroppo vissuto una contingenza negativa che ha portato a un’interruzione anticipata della cessione dei crediti”, ha ricordato Sani. “Contemporaneamente al Superbonus è stata, infatti, avviata anche la cessione del credito per il Bonus facciate. Con una sostanziale differenza: il Superbonus ha implicato una selva di difficoltà burocratiche e solo qualche caso di frode, mentre sul Bonus facciate inizialmente non erano previsti grandi controlli e le maggiori frodi si sono verificate proprio in questo ambito”.

“Tutto questo ha però contribuito a generare confusione e problemi sul fronte della cessione dei crediti. Personalmente, vedo con molto ottimismo il periodo 2022-2024, purché ora consentano alle imprese che hanno già eseguito gli interventi di cedere i crediti”, ha concluso l’Avvocato.

In ogni caso, “la domanda continuerà a rimanere sostenuta – ha aggiunto Lafronza – e il presupposto indispensabile è che la programmazione rimanga stabile e con una prospettiva di lungo periodo”.

“Noi Associazioni dobbiamo far capire che la cessione del credito, anche con una aliquota del 50%, deve essere mantenuta almeno fino al 2024 o addirittura fino al 2025. Sono inoltre convinto – ha sottolineato Lafronza – che la nuova normativa sull’autoconsumo collettivo e le comunità energetiche, con l’eventuale possibilità per le comunità di finanziare anche interventi di efficientamento, darà un’ulteriore spinta al settore e sensibilizzerà ulteriormente verso l’utilizzo delle energie rinnovabili, in particolare del fotovoltaico. Altri driver importanti sono il costo dell’energia, l’attenzione al cambiamento climatico e la riduzione delle scorte di gas”.

In ogni caso, secondo i due esperti intervenuti al convegno, le prospettive per il futuro sono per entrambi ottimistiche, fiduciosi nella crescita di un mercato.

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