La risposta tedesca alla crisi energetica: 100% di rinnovabili nel 2035

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La Germania punta a 140 GW di eolico (110 a terra e 30 offshore) e 200 GW di fotovoltaico già per il 2030. I nuovi piani di Berlino.

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La Germania intende velocizzare ancora di più i suoi piani per le fonti rinnovabili, puntando al 100% di elettricità green nel 2035 con massicce installazioni (svariate decine di GW) di pannelli fotovoltaici e turbine eoliche, sia sulla terraferma sia in mare.

È la risposta di Berlino alla crisi energetica innescata dal conflitto russo-ucraino.

Il 50% circa del gas importato dalla Germania, infatti, proviene dalla Russia, e questa dipendenza rappresenta un rischio sempre più elevato per il Paese, proprio nel momento in cui sta chiudendo le ultime centrali nucleari e con il phase out definitivo del carbone previsto entro il 2030.

Proprio la Germania, nelle recenti discussioni su quali attività includere nella nuova tassonomia Ue degli investimenti “verdi”, ha spinto molto per il gas fossile, considerandolo indispensabile nel suo percorso di transizione energetica verso le rinnovabili.

Ma il ruolo del gas come “ponte” verso le tecnologie pulite sarà ridimensionato, alla luce degli avvenimenti in Ucraina.

Ricordiamo che Berlino, come primissima risposta alle ingerenze russe a Kiev, ha interrotto il processo di certificazione del Nord Stream 2, il gasdotto che dovrebbe portare nuovo combustibile direttamente da Mosca ai mercati europei.

Certo, il vice-cancelliere e ministro tedesco (Economia e Protezione climatica) Robert Habeck, dei Verdi, ha detto recentemente che “non ci sono tabù” nel pensare a un possibile prolungamento di carbone e nucleare per fronteggiare una crisi delle forniture energetiche.

E la Germania punta anche a realizzare in tempi brevi due terminali Gnl per diversificare gli approvvigionamenti gas.

La strada maestra però è nelle rinnovabili.

Come riportano diverse agenzie di stampa, citando bozze di documenti governativi, il Governo tedesco intende raddoppiare la capacità totale installata nei parchi eolici a terra, portandola a 110 GW nel 2030, e più che triplicare la potenza cumulativa nel fotovoltaico, che dovrebbe salire a 200 GW. Poi ci sono 30 GW previsti di eolico offshore.

Il grafico sotto, elaborato da Clean Energy Wire, mostra quale potrebbe essere il percorso tedesco nelle rinnovabili fino al 2035.

Rimarrà operativo il sistema di incentivi feed-in tramite aste, con la proposta, da parte di Habeck, di introdurre contratti per differenza (CfD, contracts for difference) per le nuove installazioni di fotovoltaico a terra, dove è previsto il pagamento di una tariffa minima di riferimento per kWh, ma se un operatore vende la sua energia sul mercato a un prezzo più alto, deve restituire allo Stato la differenza (il ricavo sopra il prezzo di riferimento).

Tra le novità, previste eccezioni alla partecipazione alle aste per gli impianti gestiti dai cittadini e maggiore supporto per i progetti FV di piccola taglia su tetto.

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