Ridurre il rischio di investimento nei progetti di efficienza energetica: accordo FIRE-Banco BPM

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Si potrà spingere anche per l'accesso e la creazione di nuovi prodotti finanziari verdi. Il tutto secondo il modello ESI per creare fiducia tra clienti, fornitori di tecnologia e banche.

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FIRE (Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia) ha avviato una collaborazione con Banco BPM al fine di sfruttare le opportunità dell’approccio ESI.

Sia la Federazione che la Banca sono particolarmente attenti al supporto alle PMI che intendono investire in tecnologie e interventi di efficienza energetica. Una forte barriera per tali realtà imprenditoriali è la percezione del rischio, determinante ai fini della decisione di puntare su tecnologie più efficienti, che pur offrendo maggiori risparmi sul lungo periodo, richiedono un maggior investimento.

Per superare questa barriera FIRE ha introdotto in Italia il modello ESI. Si tratta di un insieme di strumenti di natura finanziaria e non finanziaria, finalizzati ad aumentare la fiducia tra gli attori coinvolti nei progetti offrendo ai clienti garanzie prestazionali.

Gli elementi di ESI sono:

  • il contratto standardizzato chiavi in mano con clausole prestazionali
  • l’assicurazione del risparmio
  • la validazione di parte terza.

La standardizzazione di tutti i passaggi permette di utilizzare ESI anche per interventi di piccole dimensioni.

In sintesi, il modello ESI mette in atto meccanismi semplici per creare fiducia tra clienti, fornitori di tecnologia e banche, riducendo il rischio percepito degli investimenti in efficienza energetica.

Banco BPM, che pone attenzione ai temi ambientali e sostiene le iniziative volte a ridurre il consumo di energia, riconosce nell’approccio ESI un utile strumento per facilitare le scelte imprenditoriali di investimento in efficientamento energetico grazie ai meccanismi di riduzione del rischio previsti.

Ha deciso, quindi, di collaborare con la Federazione sulla riduzione del rischio con l’obiettivo di offrire il supporto finanziario più adatto per tali investimenti, considerando l’approccio ESI come elemento differenziale positivo nella valutazione delle richieste di finanziamento.

L’adozione del modello ESI sul mercato italiano può facilitare l’accesso al credito per le imprese che investono in efficienza energetico, portando così all’obiettivo di riduzione dei consumi e, quindi, delle emissioni, nonché la contabilizzazione dei risparmi.

Inoltre, grazie alla collaborazione di FIRE con Banco BPM si potranno creare ulteriori formule vantaggiose per i clienti come la definizione di condizioni migliorative e l’accesso a prodotti finanziari green, su cui Banco BPM ha già puntato da tempo proponendo prodotti finanziari ad hoc – come la gamma d’offerta di prodotti ad alta sostenibilità per l’edilizia.

Il modello ESI è stato creato e realizzato con successo nei paesi dell’America centrale e si sta replicando in Sud America, in Asia e grazie al progetto ESI Europe, finanziato dal programma Horizon 2020, in Italia, in Spagna e Portogallo.

ESI è stato riconosciuto dal Global Innovation Lab for Climate Finance come uno degli strumenti più promettenti per mobilitare gli investimenti del settore privato nell’efficienza energetica. È anche presente nel G20 Energy Efficiency Investment Toolkit.

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