Rete, politica energetica, fisco, permitting, catena di fornitura, competenze: sono tanti gli ambiti in cui i governi devono agire per garantire i cambiamenti del sistema energetico da attuare nei prossimi sei anni per provare a raggiungere gli obiettivi sul clima.
A riassumerli, dando indicazioni, è un nuovo report pubblicato oggi da presidenza della COP28, Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena) e Global Renewables Alliance (GRA).
Il documento si intitola “Tripling Renewable Power and Doubling Energy Efficiency by 2030: Crucial Steps Towards 1.5 °C” ed è stato diffuso oggi, a margine della Pre-COP, incontro che si tiene ad Abu Dhabi per consentire ai paesi di gettare le basi per i negoziati al vertice globale sul clima, a un mese dall’avvio della COP28. Quest’ultima si terrà negli Emirati Arabi Uniti da 30 novembre al 12 dicembre (presieduta quest’anno da contestato ministro degli Emirati Sultan Ahmed Al Jaber) .
Nel rapporto, che si basa sullo scenario tracciato dalla Iea nel nuovo World Energy Outlook 2023, COP28, Irena e GRA forniscono appunto “raccomandazioni politiche attuabili” per i governi e il settore privato su come aumentare la capacità globale da Fer ad almeno 11.000 GW, raddoppiando al tempo stesso i miglioramenti medi annuali di efficienza energetica nel periodo target, cioè entro il 2030.
“Ciò rientra nell’obiettivo dell’Action Agenda della Presidenza della COP28 di accelerare una transizione energetica giusta e ordinata per mantenere la temperatura di 1,5°C a portata di mano”, si spiega.
Sfogliando il report, gli argomenti non sono nuovi. Si parla di infrastrutture e funzionamento del sistema: reti elettriche, storage, elettrificazione degli usi finali, accoppiamento settoriale e pianificazione delle infrastrutture, gestione della domanda.
Altro grande capitolo è su politiche e regolamentazione: miglioramento dell’efficienza energetica, incentivi di mercato e fisco, progettazione e regolamentazione del mercato energetico, razionalizzazione delle autorizzazioni, riduzione degli impatti negativi, massimizzazione dei benefici sociali e ambientali.
Infine ci si occupa di catena di fornitura e competenze.
Anche anche le raccomandazioni sono ormai note e in gran parte in linea con quelle della Iea e dell’Irena. Per citarne solo alcune, sulla rete, si invitano ad esempio i governi a “garantire che la pianificazione, le tempistiche e le valutazioni delle esigenze di investimento” siano “allineate con gli obiettivi a lungo termine” sulle rinnovabili e sviluppare “sistemi di rete modernizzati, decentralizzati – ove opportuno – e più resilienti” con storage, digitalizzazione, gestione della domanda e interconnessioni.
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