Pulizia dei pannelli FV, un composto nanotecnologico aumenta resa e resistenza

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La startup italiana Biotitan Nanotechnology ha elaborato un composto per la pulizia e la sanificazione di varie superfici. Se applicato nel lavaggio di pannelli solari, questo permette di aumentare la produzione e il rendimento dell'impianto.

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Un trattamento nanotecnologico protettivo per la pulizia estetica e funzionale del vetro che, quando applicato nella pulizia di pannelli fotovoltaici, può aumentare la produzione solare dal 5 al 12%.

Questi gli effetti del lavoro di Biotitan Nanotechnology, una startup italiana che ha elaborato una soluzione trasversale, applicabile in diversi settori: dalla pulizia del vetro, passando per i tessuti, i metalli e gli ambienti sanitari e industriali da sanificare.

La variante di questo prodotto applicabile anche al fotovoltaico si chiama “Biotatin Glass” ed è un trattamento in grado di modificare le superfici di vetro, conferendo loro proprietà idrorepellenti e una pulizia a lungo termine. Gli effetti del trattamento hanno una durata minima di due anni, che possono arrivare a 5 in base a geolocalizzazione, esposizione e inclinazione dei pannelli.

“Il nostro obiettivo è stato quello di aiutare le imprese fornendo loro una soluzione per risparmiare sui costi di manutenzione e pulizia di diverse superfici”, ha spiegato Beatrice Carolina Iaia, CEO dell’azienda, durante l’intervista.

“Il prodotto – prosegue la CEO – non si limita a proteggere le superfici dalle impurità, ma è in grado di trasformare gli agenti atmosferici in azoto, decomporre le sostanze carboniose e aumentare la resistenza del vetro agli impatti. Queste caratteristiche si traducono in una maggiore durabilità e funzionalità dei materiali trattati”.

Nello specifico, nel caso del fotovoltaico, questo trattamento limita il naturale calo di rendimento dell’impianto, riducendo l’accumulo di sporco e migliorando la capacità di assorbire luce solare.

“Questo significa meno manutenzione e una maggiore produzione di energia, anche in condizioni ambientali difficili”, spiega Iaia.

Il processo di produzione di questo composto nanotecnologico è particolarmente virtuoso: con 100 litri di acqua è possibile produrre 100 litri di soluzione, sufficienti per trattare fino a 5.000 metri quadrati di superficie, equivalenti a un impianto fotovoltaico da un megawatt. Questo approccio permette di risparmiare fino a 10.000 litri di acqua all’anno, riducendo l’impatto ambientale.

La video intervista è stata realizzata a Milano durante l’evento “FutureMatch“, organizzato da Regione Lombardia e MUSA (un ecosistema pubblico privato finanziato dal Pnrr), con l’obiettivo di mettere in contatto startup e investitori.

*I video test sulle superfici sono stati forniti da Biotitan Nanotechnology

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