Progettazione europea per rafforzare le CER già costituite: un caso nel Lazio

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La Regione Lazio ha finanziato la costituzione di 43 Comunità energetiche rinnovabili. Per sostenere la loro gestione, Anci Lazio sta per lanciare una piattaforma cofinanziata tramite un progetto europeo che contiene una guida per i Sindaci e strumenti utili alle CER.

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Comunità Energetiche Rinnovabili (CER): è importante farle nascere ma anche farle partire e rafforzare, fase che, secondo Anci Lazio, rappresenta lo scoglio più difficile.

Per contribuire a ridurre questa difficoltà il progetto europeoComanage” ha permesso di realizzare una piattaforma che offre materiale utile a tutte le comunità energetiche, da costituire e già costituite.

Vediamo quali sono i principali contenuti della piattaforma, presentata nei giorni scorsi a Roma durante un evento organizzato da Anci Lazio. Poi abbiamo chiesto ad Andrea Vignoli, coordinatore di Anci Lazio per il progetto Comanage, di raccontarci come sarà garantita la continuità di questo strumento oltre la data di chiusura del progetto, prevista ad ottobre 2025.

Il progetto UE Comanage

Comanage è nato perché alcuni enti esperti in progettazione europea hanno constatato che negli ultimi anni ci sono stati molti progetti per sostenere la creazione di comunità energetiche in tutta l’UE e che una volta avviate, spesso faticano a decollare.

Da questa considerazione è stato costituito un partenariato di 10 membri, tra cui gli italiani Aisfor srl – ente di formazione accreditato – e Anci Lazio, che attraverso l’europrogettazione sostiene da molti anni l’ente regionale anche sulle tematiche delle energie rinnovabili (vedi Progettazione europea per la transizione energetica delle isole minori: il caso di Ventotene).

Il partenariato preparato Comanage, con l’obiettivo di contrastare le principali barriere di governance affrontate dalle comunità energetiche guidate da cittadini e a partecipazione pubblica.

Tra le varie attività di progetto è stata cofinanziata la realizzazione di una piattaforma che, oltre a contenere una serie di strumenti utili alle comunità energetiche, include una guida per aiutare i Sindaci a prendere le decisioni migliori in ambito CER.

La base di partenza della piattaforma

Per decidere i contenuti da caricare sulla piattaforma – ha spiegato Vignoli durante l’evento – è stata analizzata la prima comunità energetica costituita in Regione Lazio nel 2021, la CER di Ventotene.

Poi sono state considerate anche le altre CER esistenti nel territorio regionale: nel 2022 Regione Lazio ha lanciato un avviso pubblico che assegnava contributi per la fattibilità tecnico-economica delle comunità energetiche, una misura che ha permesso di finanziare 43 CER, di cui 18 nella Città Metropolitana di Roma Capitale (10 nel Comune di Roma), 2 in provincia di Frosinone, 3 in quella di Latina, rispettivamente 10 nella Provincia di Rieti e Viterbo.

Allo stesso tempo Anci Lazio ha dato ascolto alle richieste dei comuni laziali, infatti durante le sue attività di assistenza tecnica per l’attuazione dei progetti PNRR, le domande più frequenti degli amministratori locali sono state “avete un format di contratto?”, “avete uno schema di delibera?”.

Perché ognuna delle 43 CER – continua Vignoli – deve pensare al proprio statuto, al proprio regolamento, agli schemi dei contratti che utilizzerà per usufruire del lastrico dei privati che mettono a disposizione il proprio tetto? Perché ognuna deve pensare agli schemi di accordo, a come suddividere gli incentivi, a come pianificare il sostegno sociale alle fasce più deboli?

Da qui l’idea di creare una base di partenza, linee guida che possano servire come riferimento a tutte le comunità energetiche, ma personalizzabili a seconda delle specifiche esigenze di ciascuna, così da far risparmiare tempo nei processi amministrativi interni dei comuni e semplificare il lavoro agli amministratori.

I contenuti a disposizione delle CER

La piattaforma di supporto alla gestione delle CER include 5 gruppi di strumenti.

Uno riguarda gli strumenti di comunicazione e diffusione: tutte le CER fanno eventi per comunicare con nuovi soci e nuovi consumatori per spiegargli cos’è una comunità energetica. Avere video informativi già creati, infografiche, materiali pronti all’uso ridurrebbe i tempi di lavoro delle associazioni.

Poi ci sono gli strumenti per la gestione economica. Anci Lazio ha spiegato che, anche se già esistono simulatori online per la gestione economica delle CER – enti come La Sapienza ci stanno lavorando, il GSE ne ha messo a disposizione uno ormai da diversi mesi, lo stesso ha fatto l’Enea – il simulatore di Comanage è pensato per essere usato dalle CER come modello per presentarsi per esempio a un istituto bancario per chiedere un prestito, oppure per valutare il rispetto socio-ambientale di un certo partner privato. Chi lavora in una comunità energetica non vuole prendere il primo partner che trova per esempio per l’installazione degli impianti, ma vuole sceglierlo consapevolmente.

Dal punto di vista sociale, si pensa a indicatori di impatto, oppure a una guida alla promozione della partecipazione. Questa sezione comprende un elenco di 10 regole fai-da-te, un Piano di partecipazione e un Piano per contrastare la povertà energetica.

Per quanto riguarda gli strumenti tecnici, la piattaforma include una mappa online delle CER del Lazio che si aggiorna mensilmente e che indica per ogni Comunità tutte le informazioni pubbliche basilari: il proprio statuto e il proprio atto costitutivo, quante persone la compongono e quanti kW, se è registrata al GSE, se è una cooperativa o un’associazione. Sempre la mappatura sarà la base geografica di un forum in cui saranno pubblicati gli eventi organizzati dalle comunità e che rafforzerebbe la rete esistente tra le CER.

Infine la sezione degli strumenti legali che comprende i modelli giuridici principali per la costituzione delle comunità energetiche (statuto, atto costitutivo, regolamento interno), per la stipula di canoni di locazione di tetti privati, e gli incentivi fiscali comunali. Sono presenti inoltre modelli giuridici sviluppati per facilitare la creazione di partenariati pubblico-privato, al fine di garantire il sostegno di cui le comunità energetiche hanno bisogno per la loro crescita.

Questi strumenti sono stati già realizzati e non appena la piattaforma sarà prossimamente lanciata, le CER interessate potranno partecipare alla fase di test per verificarne il funzionamento.

Il cervello della piattaforma: l’intelligenza artificiale

Anci Lazio continua raccontando che la mente della piattaforma utilizza l’Intelligenza Artificiale, il cui funzionamento si ha quando se ne fa un forte utilizzo (tante domande e interazioni degli utenti finali). Questo perché è capace di rispondere in maniera intelligente ai quesiti solo dopo aver appreso dalle informazioni già caricate.

Ecco perché in questa fase inziale – spiega Anci Lazio – è importante che molte CER laziali aderiscano alla sperimentazione, in modo che il sistema di autoapprendimento venga fatto nel modo più incisivo possibile.

La piattaforma oltre la durata di Comanage

Abbiamo chiesto ad Andrea Vignoli di raccontarci qualcosa in più sugli sviluppi futuri della piattaforma, in particolare oltre la data di chiusura del progetto che ha permesso di finanziare la sua realizzazione.

A quanto ammontano le risorse di cofinanziamento dell’UE per realizzare questa piattaforma?

«Il costo della piattaforma è difficilmente estrapolabile dal budget del progetto in quanto è suddivisa in vari pacchetti di lavoro e si intreccia tra le attività di produzione degli strumenti, la produzione dei contenuti e le attività di test. Inoltre ci sono le tante attività di co-design svolte con i membri delle CER da cui scaturisce la progettazione. Comunque si può provare a stimare a circa 250mila euro di spesa complessiva per tutti gli strumenti prodotti».

Che ne sarà della piattaforma dopo la fine del progetto Comanage, prevista per ottobre 2025?

«Eolico Italia: costi e permitting frenano la crescitaAbbiamo avviato un discorso con la Regione Lazio sul futuro degli strumenti sviluppati da Comanage. Se la sperimentazione andrà bene, l’idea è quella di chiudere un accordo con un soggetto quale la Regione o il Forum delle Comunità Energetiche per renderla sempre disponibile e gratuita per il futuro.

Chiudendo un accordo di questo tipo, i costi di mantenimento non rappresenteranno un problema così difficile da affrontare in quanto ammonterebbero a qualche migliaio di euro l’anno, secondo le stime che è possibile fare ora. Ovviamente, cercheremo di valorizzarla anche attraverso ulteriori progetti futuri, se sarà possibile».

La piattaforma, nata soprattutto partendo dalle esperienze delle CER laziali, potrà essere utile anche ad altre regioni italiane?

«La piattaforma e tutti gli strumenti non sono personalizzati per il Lazio, quindi sono già pronti per essere utilizzati anche da altri soggetti italiani senza problemi. Per il post progetto, molto dipenderà da chi sarà il soggetto gestore che si identificherà e le conseguenti decisioni di accesso che saranno scelte. Il nostro obiettivo al momento è di creare un qualcosa che possa essere di libero utilizzo in tutta Italia».

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