Più gas e nucleare per superare il caro energia: le richieste della Lega

Mentre è poco lo spazio dedicato alle rinnovabili nei 17 punti della mozione presentata al Senato.

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Centralità del gas (anche aumentando la produzione nazionale), puntare sul nucleare, garantire il principio della neutralità tecnologica nel raggiungimento dei traguardi climatici al 2030 e 2050: sono tra le principali richieste della Lega al governo italiano nella mozione contro il caro energia (primo firmatario il responsabile energia  Paolo Arrigoni), presentata al Senato.

Il testo è una sorta di piano energetico in pillole, che intende impegnare Palazzo Chigi su diverse misure volte a superare la crisi energetica e ridurre le bollette per famiglie e imprese, dove però lo spazio dedicato alle fonti rinnovabili e alle altre tecnologie green è veramente risicato.

Nelle premesse, si legge che (neretti nostri nelle citazioni) “ancora oggi il gas ha un ruolo centrale nel sostituire fonti più inquinanti e, anche in una prospettiva di maggiore penetrazione degli impianti a fonti rinnovabili nella transizione quale energia ponte, continuerà ad essere fondamentale per garantire la stabilità e la sicurezza del sistema elettrico nazionale”.

Inoltre, sostengono i senatori leghisti, “la recente crisi in Ucraina ha reso ancora più necessario avere un sistema energetico nazionale sicuro, stabile e largamente indipendente; è evidente che tali obiettivi non potranno essere raggiunti facendo affidamento alle sole fonti rinnovabili, anche a causa della non programmabilità di fotovoltaico e eolico”.

E poco più avanti si parla dei nuovi reattori nucleari di piccola taglia (small modular reactor) in fase di sviluppo in varie parti del mondo, che “consentono la riduzione dei tempi di costruzione, la capacità di abbattere drasticamente la quantità del rifiuto finale e la possibilità di essere utilizzati in modo flessibile come integrazione delle reti con impianti rinnovabili per correggere l’intermittenza che oggi ne pregiudica il pieno e continuo utilizzo e quindi essere un supporto alla stabilità della rete elettrica”.

Non stupisce quindi che tra i 17 punti della mozione ci sia la richiesta al governo di “proseguire le iniziative di diversificazione degli approvvigionamenti del gas naturale al fine di accelerare l’affrancamento dal gas russo, nonché aumentare la produzione nazionale di gas naturale per rafforzare la sicurezza e la resilienza del sistema energetico del Paese e per diminuirne la dipendenza energetica dall’estero”.

Mentre in tema di nucleare, si impegna il governo “a favorire il dibattito sull’energia dell’atomo basato su rigore scientifico e una campagna di informazione […] nonché sostenere la ricerca tecnologica sui reattori a fissione nucleare di ultima generazione, oltre che alla fusione nucleare già oggi praticata da Enea con aspettative però di lungo termine”.

Si raccomanda, inoltre, di “recuperare il divario tecnologico favorendo collaborazioni e scambi di personale scientifico qualificato con Paesi dal riconosciuto know how in ambito nucleare, rilanciando corsi universitari di ingegneria e fisica nucleare, nonché a favorire la partecipazione a progetti internazionali e europei, anche mediante collaborazione diretta con Francia”.

Ci sono poi molte richieste finalizzate ad alleviare il caro energia per cittadini e imprese nel breve termine, tra cui:

  • proroga nel terzo trimestre 2022 dei crediti di imposta per le spese sostenute dalle imprese per acquistare energia elettrica e gas;
  • proroga almeno fino a settembre della riduzione delle accise su benzina, gasolio e gpl, anche aumentandone la portata;
  • crediti di imposta per acquisto di carburanti, destinati alle imprese agricole, della pesca e dei trasporti;
  • proroga per il terzo trimestre 2022 della possibilità per i clienti domestici in condizioni di morosità di chiedere la rateizzazione delle bollette di elettricità e gas;
  • estendere la riduzione Iva al 5% al teleriscaldamento;
  • prevedere un fondo di garanzia al fine di favorire la realizzazione di configurazioni di comunità energetiche e di autoconsumo collettivo.

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