Le pompe dell’acqua ad energia solare svolgono un ruolo importante nel migliorare i redditi delle famiglie rurali nel continente africano.
Circa il 95% della terra coltivata nell’Africa sub-sahariana dipende esclusivamente da piogge stagionali, peraltro imprevedibili, per soddisfare il fabbisogno idrico.
I sistemi di pompaggio solari consentono di aumentare i raccolti fino a 2 o 3 volte a seconda del clima e del tipo di coltivazione.
Per quelle di alto valore, il costo iniziale di una pompa dell’acqua solare viene recuperato entro 12-18 mesi. Mentre si può raggiungere un pareggio finanziario con una pompa a motore diesel nell’arco di due-tre anni a seconda dei prezzi del carburante e dell’utilizzo del sistema di pompaggio.
Nell’Africa sub-sahariana si stima che ci siano 700.000 di famiglie di agricoltori che potrebbero permettersi una pompa solare, mentre in India la stima sale a 4,2 milioni famiglie.
La diffusione di questi sistemi ha visto un’accelerazione negli ultimi anni grazie al crollo del prezzo dei moduli fotovoltaici.
Considerata l’ulteriore diminuzione dei prezzi e il possibile aumento dei redditi, entro il 2030 il mercato delle pompe solari nell’Africa sub-sahariana potrebbe coinvolgere 2,8 milioni di famiglie per un valore di 1,6 miliardi di dollari.
L’International Water Management Institute ha valutato che solo in Etiopia 6,8 milioni di ettari sono potenzialmente adatti all’agricoltura con irrigazione a energia solare.
È disponibile una crescente varietà di pompe e sistemi di irrigazione adatti alle esigenze dei piccoli agricoltori. Gli impianti più piccoli che servono per irrigare mezzo ettaro costano attorno agli 800 $. Ma ci sono anche impianti di potenza elevata.
Diversi i programmi hanno favorito la loro diffusione, soprattutto nelle aree rurali senza elettricità. Ad esempio, l’UNDP (United Nations Development Programme) ha lanciato un programma da 4,4 milioni di dollari per testare pompe solari in 29 fattorie nel Sudan.
In questo modo negli ultimi due anni si sono raccolti dati utili per varare un programma per altri 1.440 impianti solari entro il 2022.
Si è stimato che l’aumento della superficie irrigata nell’Africa subsahariana potrebbe ridurre la dipendenza dalle importazioni di cibo dall’attuale 54% al 17-40%, il che significherebbe molto più cibo disponibile per i consumatori locali e a prezzi più convenienti.
Articolo pubblicato sul numero di maggio della rivista Nigrizia