L’auto elettrica rimarrà sempre a galla in un mercato dei veicoli che sta calando a picco?
Molto dipenderà dalle politiche messe in campo dai diversi paesi per rilanciare l’economia funestata dall’emergenza coronavirus.
In Italia finora il governo ha previsto un unico strumento di sostegno alle vetture elettriche: l’ecobonus potenziato con 100 milioni di euro aggiuntivi per il 2020, appena inserito nel decreto Rilancio (era una delle richieste dell’associazione Motus-E: vedi l’intervista a Francesco Naso Come uscirà l’auto elettrica dalla tempesta coronavirus?).
Ma nel decreto Rilancio non c’è traccia di altre misure suggerite dalle associazioni del settore, come quelle fiscali per promuovere l’acquisto di auto elettriche nelle flotte aziendali e l’introduzione di una terza fascia di emissioni nell’ecobonus, tra 61-95 grammi di CO2 per km – lo chiedeva l’Unrae, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri – in modo da incentivare la scelta di vetture con motori tradizionali ma di piccola cilindrata e quindi meno inquinanti.
E molto si è parlato, a livello europeo, di criteri ambientali vincolanti da “agganciare” ai pacchetti di ripresa economica, che nel settore auto potrebbero essere dei piani di rottamazione con incentivi riservati a chi acquista auto 100% elettriche plug-in.
Dai dati raccolti nei primi 12 giorni di maggio in Italia, spiega l’Unrae in una nota, gli ordini di nuove auto hanno segnato un -70% e le immatricolazioni un -52%, facendo parlare di “condizioni egualmente catastrofiche” per veicoli commerciali-industriali, rimorchi e autobus.
Ricordiamo che il mercato italiano dell’auto ha registrato crolli pesantissimi: -85% a marzo, -98% ad aprile, nei confronti con gli stessi periodi del 2019.
Intanto l’associazione dei costruttori auto europei (Acea: European Automobile Manufacturers Association) ha diffuso una nota sulle vendite del primo trimestre 2020 in Europa, da cui emerge che le auto elettriche hanno aumentato in modo rilevante la loro quota di mercato, arrivando al 6,8% del totale, in confronto al 2,5% toccato nel primo trimestre 2019.
Nel complesso, evidenzia l’Acea, le vendite di vetture elettriche – incluse quelle 100% elettriche e quelle ibride ricaricabili plug-in o PHEV – hanno registrato un +100,7% da gennaio a marzo 2020, nel paragone con lo stesso periodo di un anno fa, con oltre 167.000 nuove immatricolazioni.
Di converso, le vendite di veicoli diesel sono crollate del 32,6% in tre mesi e la loro quota sul totale è scesa al 29,9% (33,2% nei primi tre mesi del 2019).
Il grafico sotto, pubblicato da Transport & Environment su dati Acea, riassume l’andamento delle vendite di auto elettriche in alcuni paesi all’inizio del 2020.
L’Italia, in particolare, ha superato per la prima volta il 2% del mercato complessivo
Anche l’Agenzia internazionale dell’energia (IEA, International Energy Agency) ha dedicato una breve analisi all’evoluzione dell’elettrico nel mercato automobilistico.
In Francia, Germania, Gran Bretagna e Italia, si legge nel commento della IEA, le vendite di auto elettriche nei primi quattro mesi del 2020 sono salite del 90% nel paragone con i primi quattro mesi del 2019 con un totale di 145.000 immatricolazioni.
La stimolo verso l’elettrico, spiegano gli analisti, arriva da molteplici direzioni: in particolare, le nuove regole più severe sulle emissioni di CO2 in vigore quest’anno e gli effetti dispiegati da misure come l’ecobonus italiano e i sussidi tedeschi.
In tema di previsioni, la IEA ritiene che l’auto elettrica potrà uscire dalla tempesta coronavirus con un leggero incremento delle vendite globali. Si parla di circa 2,3 milioni di veicoli plug-in venduti in tutto il mondo alla fine del 2020, qualcosina in più del 2019, con una fetta di mercato superiore al 3%, tanto da portare il numero totale di auto elettriche in circolazione a 10 milioni (circa 1% del parco auto mondiale).
Un po’ diverse le stime appena pubblicate da Bloomberg New Energy Finance (BNEF).
Qui gli analisti prevedono che nel 2020 le vendite di auto elettriche scenderanno globalmente del 18% rispetto ai dodici mesi precedenti, con circa 1,7 milioni di nuove vetture immatricolate.
Tuttavia, chiarisce BNEF, per le auto con motori termici andrà anche peggio: -23% di vendite rispetto al 2019 su scala internazionale.
E l’auto elettrica, scrivono gli esperti di BNEF nel Long-Term Electric Vehicle Outlook, dopo questa temporanea discesa riprenderà la sua corsa, tanto da arrivare al 58% delle vendite complessive di automobili nel 2040.
Ma l’incertezza intanto resta elevata. Ricordiamo, per esempio, che guardando al solo mese di aprile, in Italia l’elettrico ha fatto un -58% di vendite in confronto ad aprile 2019 – 500 immatricolazioni vs 1.193 – balzando a quasi il 12% del mercato grazie al contemporaeno e ancora più marcato crollo delle vendite di veicoli benzina e diesel.
Insomma, l’elettrico sale guardando ai primi 3-4 mesi nel loro insieme, soffre ad aprile, intanto guadagna quote percentuali di mercato… i dati presentano sfumature differenti che andranno confermate e valutate nei prossimi mesi.