Il sistema energetico ibrido rinnovabile di KWB, azienda austriaca attiva dal 1994 nel comparto caldaie a biomasse, denominato “KWB ComfortEnergy”, è costituito da un mix-tecnologico: generatori termici ed elettrici a servizio dell’abitazione.
Sul fronte termico la caldaia a biomasse, l’accumulatore, il solare termico e la pompa di calore, mentre sul fronte elettrico possiamo trovare l’impianto fotovoltaico, la batteria e l’inverter.
Il sistema ibrido è comandato da un gestore intelligente dell’energia (KWB ComfortEnergy) che è la vera innovazione tecnologica: il software apprende autonomamente i dati di produzione del sistema ibrido e i dati di consumo energetico dell’edificio, nonché i dati climatici previsionali (vedi video in basso).
Attraverso un modello predittivo elabora ogni 15 minuti i dati raccolti per ottimizzare continuamente la regolazione e la conduzione del sistema energetico ibrido, con l’obiettivo di:
- massimizzare l’utilizzo dell’energia solare
- minimizzare il consumo di biomassa
- far lavorare la caldaia a biomasse nelle migliori condizioni per la combustione
- minimizzare le fasi transitorie e il numero di start-stop.
Grazie a questa innovazione il gestore intelligente fa lavorare il sistema ibrido con la massima efficienza energetica, minimizza i costi e gli impatti negativi sull’ambiente, rende l’edificio energeticamente indipendente e massimizza il comfort di utilizzo per l’utente, che può monitorare e gestire da remoto il suo sistema energetico grazie alla piattaforma KWB Comfort online.
Questo approccio si basa quindi sul “mix-tecnologico rinnovabile” e si contrappone alla “monocultura-tecnologica” che punta, invece, a una massiccia elettrificazione dei consumi energetici, con ricorso per lo più alle pompe di calore. La monocultura tecnologica aumenta il divario invernale tra il fabbisogno energetico e la disponibilità di energia elettrica rinnovabile, che invece i moderni impianti termici a biomassa contribuiscono a ridurre.
Per informazioni: KWB Italia
L’articolo è stato segnalato per la pubblicazione su QualEnergia.it dall’autore, Valter Francescato (vedi articolo completo).