L’integrazione di una caldaia a pellet con il solare termico incentivata con il Conto termico

Un intervento in una villetta di 400 mq: una vecchia caldaia a pellet sostituita con un analogo impianto più performante, con alti rendimenti e bassi livelli emissivi. I benefici economici

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Il Conto termico incentiva cinque tipologie di intervento che prevedono l’installazione di energie rinnovabili: biomasse, solare termico, pompe di calore (climatizzazione), sistemi ibridi, scaldacqua a pompa di calore.

Uno dei multi-intervento più diffusi – ricordando che il Conto termico permette di presentare un’unica pratica in caso di contestuale installazione di due o più tecnologie – comprende un impianto solare termico integrato a un generatore a biomasse.

Ed è proprio il caso che presentiamo in questo articolo.

Soluzioni tecnologiche più performanti

L’intervento è stato realizzato da un privato in una villetta di 400 metri quadrati in un piccolo comune alle porte di Roma.

L’impianto esistente era costituito da una vecchia caldaia a pellet che copriva i fabbisogni per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria. La proprietaria ha scelto di sostituire la caldaia a pellet esistente di 32 kW con un’altra, sempre a pellet e di pari potenza decisamente più performante per l’alto rendimento e i bassi livelli emissivi, abbinata a un puffer di 600 litri (nella foto).

Per integrare la caldaia a pellet, nella sola produzione di acqua calda sanitaria, sono stati installati due collettori solari per un totale di 5 metri quadrati con un serbatoio di 300 litri.

Ricordiamo che, nel caso del solare termico, sono ammesse tutte le applicazioni (solo acqua calda sanitaria, acqua calda sanitaria + riscaldamento, riscaldamento piscine, calore di processo, raffrescamento) e non è necessario sostituire un generatore esistente (è ammessa la nuova installazione).

Il sistema di distribuzione ed emissione è rimasto invariato. È stata prevista una regolazione elettronica con termostato ambiente e sonda climatica, oltre all’installazione di valvole termostatiche sui corpi scaldanti (radiatori).

I principali documenti tecnico-amministrativi che sono stati predisposti per accedere all’incentivo sono:

  • Certificato del corretto smaltimento della vecchia caldaia a pellet
  • Dichiarazione di conformità dell’impianto alla regola dell’arte

Il quadro economico

Per l’installazione di una caldaia a pellet di 32 kW in zona climatica D, con coefficiente premiante di 1,5 (7 mg/Nm2) l’incentivo è pari a 6.048 euro. Mentre l’impianto solare termico, costituito da due pannelli con una producibilità complessiva di 2.374 kWh termici, ottiene un incentivo di 1.662 euro. L’incentivo complessivo è pari a 7.710 euro che viene erogato dal Gse in due quote annuali.

Diversi i benefici ottenuti con l’intervento:

  • risparmio energetico e comfort determinati dall’installazione di un impianto solare termico che soddisfa una percentuale importante dei fabbisogni per acqua calda sanitaria e permette di tenere la caldaia a pellet spenta nei mesi estivi;
  • maggiore efficienza energetica e ambientale derivante dall’installazione di una caldaia a pellet più performante di quella vecchia;
  • ottimizzazione di tutto il sistema e aumento del rendimento medio stagionale grazie alla regolazione elettronica dei due impianti e a quella climatica degli ambienti;
  • incentivo che ha coperto una parte significativa dell’investimento, permettendo alla proprietaria di rientrare in un anno e mezzo di più del 48% dell’investimento (vedi tabella).

L’integrazione biomasse-solare termico con gestione elettronica unificata senza aggiunta di componenti esterni e l’incentivo riconosciuto dal Gse hanno permesso di soddisfare pienamente le esigenze tecniche ed economico-finanziarie richieste dalla proprietaria dell’immobile.

Infatti, ciò che rende il Conto termico un incentivo virtuoso è la possibilità di indirizzare i cittadini-utenti verso la scelta delle soluzioni tecnologiche più efficienti e innovative che rispondano all’esigenza di maggior comfort e risparmio energetico, potendo contare su un incentivo importante in tempi rapidi.

L’articolo è stato pubblicato sul n. 3/2020 della rivista trimestrale AgriforEnergy di Aiel

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