Alle Hawaii una mega batteria per liberarsi dalle fossili

Si tratta del progetto Kapolei Energy Storage, da 185 MW/565 MWh. Lo Stato Usa punta al 100% di rinnovabili entro il 2045.

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Nelle Hawaii è arrivato il via libera a un grande progetto di accumulo energetico con batterie.

Si tratta di una delle tante iniziative con cui lo Stato americano intende ridurre la sua dipendenza dalle fonti fossili per la generazione elettrica.

La Hawaiian Public Utilities Commission (la commissione che regola le attività delle aziende di servizi pubblici), infatti, ha approvato il progetto Kapolei Energy Storage da 185 MW/565 MWh che sarà sviluppato da Plus Power a Oahu, isola dove si trova la capitale Honolulu.

Ricordiamo che le Hawaii puntano al 100% di elettricità da fonti rinnovabili entro il 2045: la legge che fissa questo obiettivo è del 2015, la prima degli Stati Uniti a indicare un traguardo di energia elettrica totalmente rinnovabile entro metà secolo.

E nel 2022 chiuderà a Oahu la centrale a carbone da 180 MW.

La nuova batteria fornirà servizi alla rete, come la regolazione di frequenza e il bilanciamento dei carichi, e aiuterà a coprire i picchi di domanda elettrica al posto dei generatori a combustibili fossili.

Tuttavia, la stessa autorità di regolazione ha evidenziato che la batteria, almeno inizialmente, rischierà di essere caricata con energia prodotta da fonti tradizionali, perché diversi progetti di energie rinnovabili sono in ritardo e quindi potrebbe non esserci sufficiente elettricità eolica-solare con cui alimentare il sistema di storage.

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