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Da gennaio a maggio l’idroelettrico perde oltre 7 TWh. In leggero aumento FV ed eolico

Le rinnovabili hanno coperto nel periodo gennaio-maggio il 32,6% della richiesta elettrica contro il 38% di un anno fa. Il fabbisogno cresce del 2,8%.

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A maggio la domanda di energia elettrica in Italia è più alta del 5,5% rispetto al maggio 2021.

Nel corso del mese le fonti rinnovabili hanno coperto il 37% della richiesta, un dato molto inferiore ad un anno fa, quando avevano soddisfatto quasi il 48%.

Le fonti rinnovabili mensili hanno generato circa 9,5 TWh contro gli 11,6 TWh del maggio 2021. Il calo rispetto ad un anno fa è da collegarsi con la diminuzione della produzione da idroelettrico, ormai in discesa da inizio anno (-28,7% a maggio) e dell’eolico (-43,1%). Solo +4% il fotovoltaico.

Dalla tabella tratta dal nuovo report mensile di Terna, a maggio si può rilevare che è cresciuto il contributo del termoelettrico (+20%) e dell’import.

Da inizio anno (periodo gennaio-maggio 2022) la domanda di energia elettrica del paese è cresciuta sullo stesso periodo 2021 del 2,8% (+2,4% il valore rettificato).

Le rinnovabili elettriche hanno coperto finora il 32,6% della domanda contro il 38% di un anno fa: anche questo mese si tratta della quota più bassa dal 2017, come si può notare da grafico.

Si noti che la fonte idroelettrica è scesa nella produzione di ben 7,3 TWh rispetto ad un anno fa, a causa della forte siccità (-39,7%).

Le rinnovabili hanno generato circa 42,4 TWh (inclusa quota per pompaggio), in calo di circa 5,7 TWh sullo stesso periodo del 2021 (quindi con un decremento dell’11,8%). Nel grafico la domanda elettrica e la produzione da rinnovabili del periodo gennaio-maggio, dal 2014 al 2022.

Nonostante il forte calo di maggio, l’eolico aumenta la sua produzione nell’anno del 6,7%. Il solare fotovoltaico del 10,5%. Insieme hanno generato 1,7 TWh in più rispetto allo stesso periodo del 2021, ovviamente senza compensare la forte riduzione dell’idroelettrico.

La produzione di eolico e FV insieme (circa 21,6 TWh) è pari al 16,6% della domanda fino a maggio; nei primi cinque mesi del 2021 questa quota era del 15,7% (sotto il grafico che illustra l’andamento delle due fonti dal 2014).

Dal grafico sotto si può vedere il contributo alla domanda delle diverse fonti: addirittura l’idroelettrico ha dato quanto l’eolico nei primi cinque mesi dell’anno.

Energia eolica e FV hanno finora costituito il 50,9% di tutte le fonti rinnovabili elettriche. L’idroelettrico passa dal 38% circa del 2021 all’attuale 26,1%.

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